Volere o ... Potere?

Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

Volere o ... Potere?

Messaggioda Rermc47 » 25/05/2017, 21:24



'Sta sera mi sono fermato a riflettere su una cosa: mi chiedevo se in realtà si può essere ciò che desideriamo essere. Forse noi dobbiamo accontentarci di quello che siamo, o meglio di quello che possiamo essere. Io sono timido, in un certo senso eccessivamente timido. Quando guardo gli altri, li vedo relazionarsi tra loro così facilmente, e poi vedo quanto io faccio fatica a dire un qualcosa di cui poi solitamente mi vergogno, mi dico: quanto sono fortunati, voglio diventare come loro. Alla fine, però, continuo a faticare per dire quelle due famose paroline per cui a casa arrossico ripensandoci. Io, nonostante non voglia essere timido, continuo ad essere timido. Quindi mi chiedo se piuttosto bisogna pensare a come essere ciò che possiamo essere: piano piano mi sto convicendo di questa verità. Sì, sono timido, e non voglio più esserlo: ma come fare se non posso, ora? Se c'è qualcuno disposto a condividere la sua idea con me, mi fa piacere. Io lo sto facendo proprio per condividere con qualcuno questo. Dobbiamo essere ciò che possiamo, e lottare per esserlo. Nessuno ha mai detto che era facile vivere, però toglie davvero tante soddisfazioni
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Volere o ... Potere?

Messaggioda Sim0ns1 » 25/05/2017, 21:55



Se non sapessi che non l'ho fatto penserei di avere scritto io questo messaggio, è la mia stessa identica situazione. La timidezza mi blocca, sono quasi totalmente incapace di relazionarmi con gli altri e quando trovo qualcuno ho sempre paura di dire la cosa sbagliata nel momento sbagliato, o che per quanto io mi trovi bene con l'altra persona in realtà questa mi odi o non mi ritenga simpatico, portandomi perciò a parlarci meno. Davvero essere timido è una cosa che detesto, ma non posso farci nulla, sono così e basta, sinceramente non mi sento capace di cambiare. Volgo uno sguardo agli altri, e vedo gente che fa amicizia in poche ore, è tanta l'invidia che provo.
Accontentarsi è secondo me l'unica cosa da fare, tentando di trovare lati positivi (cosa che io non riesco a fare), per quanto complesso e difficile possa essere; io ho avuto un solo vero amico nella mia vita, che mi abbandonò perché ostacolavo la sua ascesa alla "popolarità", e dopo più nulla di vero, qualche simpatia ma nulla di più, il problema è che non ce la faccio più a stare senza una vera amicizia (sono passati due tristi e lunghi anni dalla fine dell'unica), e la timidezza è l'unico vero motivo che mi impedisce di averne una nuova.
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Messaggioda Masquerade » 26/05/2017, 13:44



Rermc47 ha scritto:'Sta sera mi sono fermato a riflettere su una cosa: mi chiedevo se in realtà si può essere ciò che desideriamo essere. Forse noi dobbiamo accontentarci di quello che siamo, o meglio di quello che possiamo essere. Io sono timido, in un certo senso eccessivamente timido. Quando guardo gli altri, li vedo relazionarsi tra loro così facilmente, e poi vedo quanto io faccio fatica a dire un qualcosa di cui poi solitamente mi vergogno, mi dico: quanto sono fortunati, voglio diventare come loro. Alla fine, però, continuo a faticare per dire quelle due famose paroline per cui a casa arrossico ripensandoci. Io, nonostante non voglia essere timido, continuo ad essere timido. Quindi mi chiedo se piuttosto bisogna pensare a come essere ciò che possiamo essere: piano piano mi sto convicendo di questa verità. Sì, sono timido, e non voglio più esserlo: ma come fare se non posso, ora? Se c'è qualcuno disposto a condividere la sua idea con me, mi fa piacere. Io lo sto facendo proprio per condividere con qualcuno questo. Dobbiamo essere ciò che possiamo, e lottare per esserlo. Nessuno ha mai detto che era facile vivere, però toglie davvero tante soddisfazioni


Accontentarsi no. Sa tanto di rassegnarsi. E io a quel detto "Chi si accontenta gode" non credo. Dico sempre che "Chi si accontenta si rassegna."
Quindi se mi accontento di qualcosa, mi sto rassegnando. E ne sono consapevole.
Diverso è l'accettarsi per quel che si è.
Accetta di essere timido, ma non rassegnarti.
Hai provato con corsi di recitazione? In genere funziona proprio per persone timide.
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Messaggioda Rermc47 » 26/05/2017, 20:28



Masquerade ha scritto:
Rermc47 ha scritto:'Sta sera mi sono fermato a riflettere su una cosa: mi chiedevo se in realtà si può essere ciò che desideriamo essere. Forse noi dobbiamo accontentarci di quello che siamo, o meglio di quello che possiamo essere. Io sono timido, in un certo senso eccessivamente timido. Quando guardo gli altri, li vedo relazionarsi tra loro così facilmente, e poi vedo quanto io faccio fatica a dire un qualcosa di cui poi solitamente mi vergogno, mi dico: quanto sono fortunati, voglio diventare come loro. Alla fine, però, continuo a faticare per dire quelle due famose paroline per cui a casa arrossico ripensandoci. Io, nonostante non voglia essere timido, continuo ad essere timido. Quindi mi chiedo se piuttosto bisogna pensare a come essere ciò che possiamo essere: piano piano mi sto convicendo di questa verità. Sì, sono timido, e non voglio più esserlo: ma come fare se non posso, ora? Se c'è qualcuno disposto a condividere la sua idea con me, mi fa piacere. Io lo sto facendo proprio per condividere con qualcuno questo. Dobbiamo essere ciò che possiamo, e lottare per esserlo. Nessuno ha mai detto che era facile vivere, però toglie davvero tante soddisfazioni


Accontentarsi no. Sa tanto di rassegnarsi. E io a quel detto "Chi si accontenta gode" non credo. Dico sempre che "Chi si accontenta si rassegna."
Quindi se mi accontento di qualcosa, mi sto rassegnando. E ne sono consapevole.
Diverso è l'accettarsi per quel che si è.
Accetta di essere timido, ma non rassegnarti.
Hai provato con corsi di recitazione? In genere funziona proprio per persone timide.


Mai io faccio già teatro. E non ho mai pensato a rassegnarmi. Giammai, non fa parte del mio vocabolario.
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Messaggioda Navigator63 » 11/06/2017, 20:36



Rermc47 ha scritto:mi chiedevo se in realtà si può essere ciò che desideriamo essere.

Chiediti: chi te lo impedisce? ;)

Secondo me, tutti possono sviluppare i loro potenziali, e quindi diventare la versione migliore possibile del proprio sé - come una pianta che cresce e sviluppa tutti i propri rami, fronde e fiori.
Ma non è facile, perché non ci viene naturale, e il mondo in genere non ci incoraggia.

Quindi richiede un impegno di volontà e un investimento di tempo ed energie.

Quando guardo gli altri, li vedo relazionarsi tra loro così facilmente

In genere, questa è un'illusione. Quasi tutti faticano a relazionarsi, ad esprimersi e ad aprirsi - ma indossano maschere che nascondono la loro fatica e il loro dolore.
Quando guarderai al di là delle maschere, vedrai molte persone con difficoltà simili alle tue.

Alla fine, però, continuo a faticare per dire quelle due famose paroline per cui a casa arrossico ripensandoci.

Ma chi ti frena?
Non sei tu che freni te stesso, e specialmente la tua paura?
Prova a chiederti di cosa hai paura, e cosa succederebbe se la ignorassi.

Alla fine, il nostro peggior nemico siamo quasi sempre noi stessi. Siamo spesso noi che ci freniamo, soffochiamo, reprimiamo, giudichiamo per primi.
Ma questo vuol dire che possiamo anche diventare il nostro miglior amico: dipende da come decidiamo di trattare noi stessi :)
(certo l'inconscio non ci rende il lavoro facile, ma è comunque possibile)
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