Voglio solo morire

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A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

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Messaggioda Arianna94 » 09/08/2017, 14:22



Gilgamesh ha scritto:
Non capisco sinceramente questo discorso, se era ubriaca versava in un condizione di evidente inferiorità psichica, non avrebbe neanche potuto opporre questa "resistenza efficace" di cui tu parli, inoltre in queste situazioni da un punto di vista giuridico il non opporsi non equivale mai al prestare consenso.
La violenza sessuale per induzione è espressamente prevista dal codice penale, si parla appunto di induzione perchè una complicità o un tacito assenso ottenuto sfruttando una situazione di inferiorità psichica non costituisce consenso.


Grazie, è esattamente quello che stavo cercando di dire
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Messaggioda Mela.a.Pois » 09/08/2017, 15:23



mamma mia, che insieme di cose!! ti capisco, ho una mamma chioccia anch'io, e alla veneranda età di 26 anni se sono in un paese a 10km da casa mia anzichè in un paese da 9 e mezzo km da qui lei DEVE saperlo, se no potrebbe succedere il finimondo, lei non sa dove sono, succede qualcosa, come fa a venire lì?? u.u insomma, l'angoscia eccessiva di chi non ha saputo fare il genitore come si deve quando avrebbe dovuto si riversa poi sul figlio adulto, che deve quindi avere a che fare con genitori che hanno il cervello come quello di eventuali fratellini minori cagacaxxo: da persone oppressive concentrate sull'inutile. XD Almeno, io vedo così il mio caso, che credo non sia diversissimo dal tuo, anche se tu sei stata più oppressa che ignorata, in passato, da quel che leggo. Io ho avuto problemi diversi ma l'effetto credo sia simile. Sono riuscita a impormi da pochissimo, anche tramite il mio ragazzo, giustamente stufo di richieste assurde.. e ormai, avendo la mia indipendenza più o meno (ancora abito a casa, non ce la faccio più devi credermi XD.. non vedo l'ora di poter andare a convivere e per fortuna non manca poi molto °__°), riesco bene o male ad allontanarmi... per non creare ulteriori tensioni io devo allontanarmi fisicamente da casa, perchè in quella casa non sto più bene, entro e sento negatività, un qualcosa mi agita e mi opprime, non c'è armonia, c'è tensione, nel dolce far niente che rende i miei ancora più stizziti e fissati su cose inutili, piccole e stupide perchè non si trovano un di meglio da fare, nelle battutine perchè ''sto diventando come loro'' (fidanzato e famiglia sua), in battutine riguardo ad altre cose, in discorsi inutili e nella mancanza di supporto nei discorsi intelligenti (se parlo di cose serie o riguardo al lavoro mi guardano come se fossi matta XD..)... frasette imbecilli di poco conto ma, che se sommate di giorno in giorno, diventano pesanti, ... boh? mi tolgono motivazione a vivere, restare lì con loro, e questo mi dispiace, ma mi accorgo che per stare bene devo allontanarmi e basta. Una roba un po' drastica che mi spiace anche fare, ma meno ho a che fare con loro e più vado d'accordo. Poi, opprimono, ma non aiutano. Ti faccio un esempio banale, lavoro da qualche mese e quando abiterò via avrò bisogno della macchina. Adesso essendo in paese anche se sarebbe quasi essenziale per via di cose coi fornitori ecc... vabeh, mi faccio aiutare dal moroso come posso. Secondo loro la macchina non mi serve e nemmeno dopo mi servirà. ''Prendi il pullman'', ''Tanto ti accompagnerebbe lui'', ... roba senza senso per via dei nostri lavori e orari diversi e dei pochi trasporti qui.. Non vorrei che lo stesso debba toccare anche a te, è brutto dover ridurre un legame figlio-genitori a questo ma a volte sembra necessario °_°. Io mi sento tranquilla perchè ho una persona che davvero mi ama accanto, se fossi sola non so francamente se sarei qui. O ero allo scatafascio molto lontano, o non ero e basta :violin: :facepalm: :pazzo: :'( .

Per quanto riguarda i morosi..mamma mia che razza di schifo, specie quello fissato con la magrezza. S'è approfittato per bene del tuo stato di debolezza, al mondo c'è in giro gente veramente infame e senza un minimo di coscienza. Mi dispiace per quello che hai passato e auguro anche a te di trovare la persona giusta, ero senza speranza anch'io e mi è andata devo dire immanemente bene :pazzo: :lol: , è difficile credere che esista ancora al mondo qualcuno con un minimo di buon senso e amore verso gli altri fino a che non lo incontri di persona. Ti auguro sincerissimamente di trovarlo! E non devi assolutamente buttarti giù, perchè la colpa non è tua, ma del negativo che ti circonda. Allontanalo o allontanati tu come puoi, ogni pretesto è buono, una passeggiata lunghissima, un hobby, .... gli straordinari a lavoro (se ti trovi bene XD e se lavori, io ad esempio passo tutto il mio tempo non col mio ragazzo in negozio, perchè 'ogni scusa è buona' XD..), non è semplice, concentrati su altro, che ti fa stare bene. Buona fortunissima :D
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Mela.a.Pois
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Messaggioda Arianna94 » 09/08/2017, 16:35



Mela.a.Pois ha scritto:mamma mia, che insieme di cose!! ti capisco, ho una mamma chioccia anch'io, e alla veneranda età di 26 anni se sono in un paese a 10km da casa mia anzichè in un paese da 9 e mezzo km da qui lei DEVE saperlo, se no potrebbe succedere il finimondo, lei non sa dove sono, succede qualcosa, come fa a venire lì?? u.u insomma, l'angoscia eccessiva di chi non ha saputo fare il genitore come si deve quando avrebbe dovuto si riversa poi sul figlio adulto, che deve quindi avere a che fare con genitori che hanno il cervello come quello di eventuali fratellini minori cagacaxxo: da persone oppressive concentrate sull'inutile. XD Almeno, io vedo così il mio caso, che credo non sia diversissimo dal tuo, anche se tu sei stata più oppressa che ignorata, in passato, da quel che leggo. Io ho avuto problemi diversi ma l'effetto credo sia simile. Sono riuscita a impormi da pochissimo, anche tramite il mio ragazzo, giustamente stufo di richieste assurde.. e ormai, avendo la mia indipendenza più o meno (ancora abito a casa, non ce la faccio più devi credermi XD.. non vedo l'ora di poter andare a convivere e per fortuna non manca poi molto °__°), riesco bene o male ad allontanarmi... per non creare ulteriori tensioni io devo allontanarmi fisicamente da casa, perchè in quella casa non sto più bene, entro e sento negatività, un qualcosa mi agita e mi opprime, non c'è armonia, c'è tensione, nel dolce far niente che rende i miei ancora più stizziti e fissati su cose inutili, piccole e stupide perchè non si trovano un di meglio da fare, nelle battutine perchè ''sto diventando come loro'' (fidanzato e famiglia sua), in battutine riguardo ad altre cose, in discorsi inutili e nella mancanza di supporto nei discorsi intelligenti (se parlo di cose serie o riguardo al lavoro mi guardano come se fossi matta XD..)... frasette imbecilli di poco conto ma, che se sommate di giorno in giorno, diventano pesanti, ... boh? mi tolgono motivazione a vivere, restare lì con loro, e questo mi dispiace, ma mi accorgo che per stare bene devo allontanarmi e basta. Una roba un po' drastica che mi spiace anche fare, ma meno ho a che fare con loro e più vado d'accordo. Poi, opprimono, ma non aiutano. Ti faccio un esempio banale, lavoro da qualche mese e quando abiterò via avrò bisogno della macchina. Adesso essendo in paese anche se sarebbe quasi essenziale per via di cose coi fornitori ecc... vabeh, mi faccio aiutare dal moroso come posso. Secondo loro la macchina non mi serve e nemmeno dopo mi servirà. ''Prendi il pullman'', ''Tanto ti accompagnerebbe lui'', ... roba senza senso per via dei nostri lavori e orari diversi e dei pochi trasporti qui.. Non vorrei che lo stesso debba toccare anche a te, è brutto dover ridurre un legame figlio-genitori a questo ma a volte sembra necessario °_°. Io mi sento tranquilla perchè ho una persona che davvero mi ama accanto, se fossi sola non so francamente se sarei qui. O ero allo scatafascio molto lontano, o non ero e basta :violin: :facepalm: :pazzo: :'( .

Per quanto riguarda i morosi..mamma mia che razza di schifo, specie quello fissato con la magrezza. S'è approfittato per bene del tuo stato di debolezza, al mondo c'è in giro gente veramente infame e senza un minimo di coscienza. Mi dispiace per quello che hai passato e auguro anche a te di trovare la persona giusta, ero senza speranza anch'io e mi è andata devo dire immanemente bene :pazzo: :lol: , è difficile credere che esista ancora al mondo qualcuno con un minimo di buon senso e amore verso gli altri fino a che non lo incontri di persona. Ti auguro sincerissimamente di trovarlo! E non devi assolutamente buttarti giù, perchè la colpa non è tua, ma del negativo che ti circonda. Allontanalo o allontanati tu come puoi, ogni pretesto è buono, una passeggiata lunghissima, un hobby, .... gli straordinari a lavoro (se ti trovi bene XD e se lavori, io ad esempio passo tutto il mio tempo non col mio ragazzo in negozio, perchè 'ogni scusa è buona' XD..), non è semplice, concentrati su altro, che ti fa stare bene. Buona fortunissima :D


Ciao Mela.a.Pois,
la tua carica di positività mi ha fatta sorridere e ti ringrazio. Anche io penso che l'unica cosa che potrebbe farmi stare meglio è andare via di casa, e specialmente in questi giorni in cui non ho l'università e mia madre è casa tutto il giorno, mi sento sempre peggio, perché si finisce per litigare continuamente sulle cose più inutili, per non parlare del suo perenne sguardo giudicatore su ogni cosa che faccio. Purtroppo, a differenza tua, non ho possibilità di lavorare in un'altra città, almeno finché non finisco gli studi, che mi sembrano infiniti. Inoltre non ho neanche un ragazzo con cui possa andare a convivere per allontanarmi da casa, quindi al momento il mio posto è solo qui.
Hai ragione, probabilmente finché non si incontra la persona giusta non si crede che possa esistere davvero e spero che prima o poi le cose cambino anche per me, per quanto al momento mi sembra difficile.
Un abbraccio e buona fortuna anche a te!
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Messaggioda Premio Nobel » 09/08/2017, 16:54



Gilgamesh ha scritto:
Premio Nobel ha scritto:
Non capisco sinceramente questo discorso, se era ubriaca versava in un condizione di evidente inferiorità psichica, non avrebbe neanche potuto opporre questa "resistenza efficace" di cui tu parli, inoltre in queste situazioni da un punto di vista giuridico il non opporsi non equivale mai al prestare consenso.
La violenza sessuale per induzione è espressamente prevista dal codice penale, si parla appunto di induzione perchè una complicità o un tacito assenso ottenuto sfruttando una situazione di inferiorità psichica non costituisce consenso.


Secondo il diritto, tutti gli individui maggiorenni sono pienamente capaci di intendere e volere, fatto salvo disposizione contraria (cioè, se io non riesco a dimostrare che ero incapace, o se non sono stato dichiarato incapace da un tribunale, io risponderò sempre delle mie azioni) ... a tal proposito, è doveroso specificare che sempre secondo il diritto, atti compiuti sotto incapacità causata da propria volontà o negligenza causano comunque resposanbilità in capo all'individuo (se io mi ubriaco, sia che voglia farlo, sia perché sono stato negligente, e commetto un reato, ne risponderò comunque, come reato colposo o doloso). - Arianna94 non potrà appellarsi a ciò, in quanto la sua incapacità è incorsa, a termini di legge, per sua negligenza (dal punto di vista giuridico, l'ubriacatura è dovuta per sua negligenza perchè avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione).
Da un punto di vista meramente giuridico, credo che Arianna94 non possa appellarsi alla "circonvenzione di incapace" proprio perchè da quanto detto, credo sia difficile dimostrare il cosiddetto "abuso dello stato di incapacità" che è invece proprio quello che Arianna94 sostiene http://www.studiocataldi.it/guide-dirit ... capace.asp

Con questo, non sto dicendo che lei sia una bugiarda o si stia ingannando, ma piuttosto, se lei volesse veramente accusare questo ragazzo di violenza sessuale, dovrebbe essere in grado di dimostrare questo abuso (un esempio che spesso si riporta è il fatto che chi abusa era a conoscenza di alcune cartelle cliniche, per la sua posizione professionale ad esempio, e quindi il reato è effettivamente come suggerisci te Gilgamesh) - nel caso in cui ad esempio questo abuso non venisse dimostrato in alcun modo (perchè ad esempio il ragazzo potrà sempre replicare di non poter sapere che lei era in quella situazione di inferiorità o comunque negare di aver esercitato violenza, in quanto non ci sono prove ulteriori e quindi oppone la sua parola contro quella di Arianna) potrebbe rischiare una querela per falso (in quanto il ragazzo verrebbe diffamato agli occhi del giudice, e quindi avere un esito analogo a quanto avevo avuto io alla scuola media, con la differenza che lì la prof mi aveva semplicemente dato torto, qui, un processo contro).

Allo stesso tempo, si può sempre replicare che il reato sia stato consumato solo dopo la serata è non anche facendola bere (cioè il ragazzo abbia soltanto approfittato quando era sbronza, e non ha provocato in mala fede la sbornia per abusarne) - ciò è sicuramente possibile, ma non è molto facile da provare: 1) in primo luogo, se si ammette che lei era incapace, potrebbe non essere affidabile il giudizio dato da lei in sede giudiziale (poichè semplicemente quella persona si è dichiarata come incapace al momento della consumazione del reato e quindi potrebbero non essere tenuti in considerazione le sue parole) 2) generalmente, dopo uno stupro, ci sono alcuni accertamenti clinici per attestare l'effettiva violenza è la sua natura (di questo non so nulla) - questa seconda prova in sede giudiziale è particolarmente rilevante in quanto è una prova molto importante data da un soggetto terzo e generalmente descrive anche il tipo di violenza perpetrata ... pur tuttavia, non è stata fatta ne menzione di una denuncia, ne menzione di una condanna, ne menzione quindi di questo tipo di controllo. In assenza di questo genere di cose, a mio modo di vedere un eventuale riconoscimento giuridico non è per niente facile. Con questo non voglio dire, ancora una volta, che Arianna94 menta o si inganni, ma piuttosto che eventualmente rischierebbe di fare la stessa fine che avevo fatto io alle scuole medie.
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Messaggioda kathellyna » 09/08/2017, 17:02



Gilgamesh ha scritto:Non capisco sinceramente questo discorso, se era ubriaca versava in un condizione di evidente inferiorità psichica, non avrebbe neanche potuto opporre questa "resistenza efficace" di cui tu parli, inoltre in queste situazioni da un punto di vista giuridico il non opporsi non equivale mai al prestare consenso.
La violenza sessuale per induzione è espressamente prevista dal codice penale, si parla appunto di induzione perchè una complicità o un tacito assenso ottenuto sfruttando una situazione di inferiorità psichica non costituisce consenso.

benvenuto.
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Messaggioda crisbil » 09/08/2017, 19:02



Arianna94 ha scritto:per allontanarmi da casa, quindi al momento il mio posto è solo qui.


E' probabile che allontanarsi da casa ti farebbe assai bene (anche per altre ragioni).. io me ne sono reso conto troppo tardi di quando pesava la negativissima situazione famigliare nelle mie problematiche, purtroppo per me.

In ogni caso, visto che non è una cosa immediata né indolore e semplice, credo che dovresti innanzitutto parlarci con tua madre e dirglielo in faccia quanto ti faccia soffrire e ti opprima questo suo estenuante e soffocante controllo.

Farle capire che non è normale, non è sano, va oltre l'affetto.. e che - soprattutto - è qualcosa che ti fa star male e ti danneggia e ti toglie aria e possibilità di trovare una tua strada e dei tuoi legittimi spazi nella vita.

E se nemmeno così lo capisce.. devi obbligarla a farlo. Imporle tu dei limiti, se lei da sola non è in grado di rendersi conto che ce ne sono, anche in un rapporto madre-figlia.
Spegnendo il cellulare quando esci e evitando di dirle dove vai, cosa fai... ad esempio.
Lo so, non è certo qualcosa di facile o indolore, ma credo che, se vuoi iniziare ad alleggerirti e "liberarti" da questo opprimente giogo, dovresti farlo.

buona serata..
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Messaggioda Arianna94 » 09/08/2017, 20:08



crisbil ha scritto:
Arianna94 ha scritto:per allontanarmi da casa, quindi al momento il mio posto è solo qui.


E' probabile che allontanarsi da casa ti farebbe assai bene (anche per altre ragioni).. io me ne sono reso conto troppo tardi di quando pesava la negativissima situazione famigliare nelle mie problematiche, purtroppo per me.

In ogni caso, visto che non è una cosa immediata né indolore e semplice, credo che dovresti innanzitutto parlarci con tua madre e dirglielo in faccia quanto ti faccia soffrire e ti opprima questo suo estenuante e soffocante controllo.

Farle capire che non è normale, non è sano, va oltre l'affetto.. e che - soprattutto - è qualcosa che ti fa star male e ti danneggia e ti toglie aria e possibilità di trovare una tua strada e dei tuoi legittimi spazi nella vita.

E se nemmeno così lo capisce.. devi obbligarla a farlo. Imporle tu dei limiti, se lei da sola non è in grado di rendersi conto che ce ne sono, anche in un rapporto madre-figlia.
Spegnendo il cellulare quando esci e evitando di dirle dove vai, cosa fai... ad esempio.
Lo so, non è certo qualcosa di facile o indolore, ma credo che, se vuoi iniziare ad alleggerirti e "liberarti" da questo opprimente giogo, dovresti farlo.

buona serata..



Non è così semplice, purtroppo, perché ogni volta che provo a farla ragionare sulla mia sofferenza lei la rigira su se stessa. Alla fine si tratta di scegliere tra la mia sofferenza e la sua. Se la persona che ti ha messa al mondo ti dice "Tu per me sei tutto. Io se ti succede qualcosa muoio", e se sai che è capace di chiamare la polizia o di farsi venire un infarto per il semplice fatto che non rispondi al cellulare, non riesci a capire se è peggio la sofferenza di ora o quella dei sensi di colpa che ti affligeranno dopo. Quando dico che non posso non dirle dove sono e non posso non rispondere ai messaggi, mi riferisco al fatto che non esiterebbe a venire a cercarmi, anche per tutta Roma, se necessario. E ne ho già avuto esperienza, perché più di qualche volta si è vestita in piena notta per andare a cercare mio fratello che non rispondeva al cellulare, convinta di trovarlo coinvolto in un incidente stradale.
Io sinceramente non so se sono pronta ad affrontare segnalazioni alla polizia o sopralluoghi da parte sua nei locali dove vado, perché forse non sarebbe la soluzione e rischierei di cadere dalla padella alla brace. Per non parlare poi delle sceneggiate e delle litigate che mi attenderebbero quando ritorno a casa e che riuscirebbeo a farmi cadere ancora di più in depressione.
Se avessi un carattere più menefreghista probabilmente mi farei scivolare tutto addosso e penserei unicamente a me stessa, ma non riesco a essere indifferente alla sofferenza degli altri, specialmente se si tratta di una persona con la quale c'è un legame affettivo importante e alla quale, nonostante tutto, voglio molto bene.
La soluzione secondo me è una sola, ovvero riuscire a farle capire che sta sbagliando, ma sono sicura che anche cento psicologi insieme non ci riuscirebbero.
Da un lato spero che la situazione poco alla volta si aggiusti da sola, anche se ci credo poco, dall'altro confido di andarmene via il prima possibile, anche se resta un'incognita ancora maggiore della prima.
Ora come ora non so neanche se ho la forza di lottare ancora, anche perché quasi tutti gli amici che avevo li ho persi. Forse un giorno, non so quando, riuscirò a ricominciare daccapo, in un nuovo posto e con nuove persone, ma soprattutto senza la presenza assillante di mia madre...
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Messaggioda Arianna94 » 09/08/2017, 20:22



Scusa ma stai invertendo, in termini di legge, il ruolo di vittima e aggressore. Ti invito a rileggere ciò che hai scritto, perché ti contraddici.

Premio Nobel ha scritto:atti compiuti sotto incapacità causata da propria volontà o negligenza causano comunque resposanbilità in capo all'individuo (se io mi ubriaco, sia che voglia farlo, sia perché sono stato negligente, e commetto un reato, ne risponderò comunque, come reato colposo o doloso)


Niente di più vero. Se io commetto un reato mentre sono incapace di intendere e di volere, sono comunque ritenuto responsabile del mio gesto. Ma nel mio caso quale è stato il mio reato mentre ero incapace di intendere e di volere? Ciò che ti sfugge è che il reato io non l'ho compiuto, ma subito, quindi questa frase non può riferirsi a me, ma casomai al mio ragazzo. Infatti mentre io ero ubriaca non ho fatto nulla di penalmente perseguibile, non ho ucciso né picchiato nessuno, mentre il mio ragazzo l'ha fatto, per di più in piene facoltà mentali. E anche se l'avesse fatto mentre era ubriaco, sarebbe comunque stato ritenuto responsabile delle proprie azioni, quindi perseguibile, come tu stesso hai detto.
Con l'esempio che hai fatto dopo infatti ti sei contraddetto. Se io mi ubriaco e nell'annebbiamento generale commetto un reato, sono penalmente perseguibile, in quanto comunque responsabile delle mie azioni. Invece se io mi ubriaco e nell'annebbiamento generale subisco un reato, pur non avendolo istigato in alcun modo, non vengo perseguito in quanto vittima, mentre l'aggressore sì.
Il reato lo commette chi compie l'azione, non chi la subisce. Io, essendomi ubriacata, non ho recato danno a nessuno, quindi non vedo perché dovrei ritenermi responsabile del reato commesso dal mio ragazzo.
Ti rendi conto che ti sei creato una legge secondo la quale se uno non è in grado di intendere e di volere, vuoi perché sia ubriaco, vuoi perché abbia un handicap che gli impedisce di ragionare, ha diritto a subire qualunque tipo di crimine? Mi pare alquanto assurdo e pur non avendo studiato giurisprudenza, è palese che nessuna legge di nessun Paese potrà mai ammettere ciò. Se mai esisterà una legge che legittima i crimini su una persona ubriaca o su una persona che non è nella condizione di difendersi, probabilmente sarà già arrivata la fine del mondo.

Premio Nobel ha scritto:nel caso in cui ad esempio questo abuso non venisse dimostrato in alcun modo (perchè ad esempio il ragazzo potrà sempre replicare di non poter sapere che lei era in quella situazione di inferiorità o comunque negare di aver esercitato violenza, in quanto non ci sono prove ulteriori e quindi oppone la sua parola contro quella di Arianna) potrebbe rischiare una querela per falso (in quanto il ragazzo verrebbe diffamato agli occhi del giudice, e quindi avere un esito analogo a quanto avevo avuto io alla scuola media, con la differenza che lì la prof mi aveva semplicemente dato torto, qui, un processo contro).


Non capisco la tua ostinazione a voler trovare delle prove che attestano la mia violenza, nel tentativo di dimostrare a tutti i costi l'innocenza del mio ragazzo (tra l'altro senza conoscere né me né lui). Io non sono venuta in un tribunale, mi sto solo sfogando in un forum di aiuto, quindi non mi aspetto che mi vengano richieste delle prove per riceverlo. Se una persona in questo forum scrive che è depressa, io non vado a dirgli "non è vero, secondo me non sei depresso, dovresti mandarmi una dichiarazione scritta del tuo psicologo". Perché lo scopo non è trovare le prove che ciò che dice è vero, ma aiutarlo a superare il momento di difficoltà. Nessuno si diverte a inventare delle sofferenze che non esistono, te lo posso assicurare.

Premio Nobel ha scritto:Allo stesso tempo, si può sempre replicare che il reato sia stato consumato solo dopo la serata è non anche facendola bere (cioè il ragazzo abbia soltanto approfittato quando era sbronza, e non ha provocato in mala fede la sbornia per abusarne) - ciò è sicuramente possibile, ma non è molto facile da provare: 1) in primo luogo, se si ammette che lei era incapace, potrebbe non essere affidabile il giudizio dato da lei in sede giudiziale (poichè semplicemente quella persona si è dichiarata come incapace al momento della consumazione del reato e quindi potrebbero non essere tenuti in considerazione le sue parole) 2) generalmente, dopo uno stupro, ci sono alcuni accertamenti clinici per attestare l'effettiva violenza è la sua natura (di questo non so nulla) - questa seconda prova in sede giudiziale è particolarmente rilevante in quanto è una prova molto importante data da un soggetto terzo e generalmente descrive anche il tipo di violenza perpetrata ... pur tuttavia, non è stata fatta ne menzione di una denuncia, ne menzione di una condanna, ne menzione quindi di questo tipo di controllo. In assenza di questo genere di cose, a mio modo di vedere un eventuale riconoscimento giuridico non è per niente facile.


E' ovvio che in questi casi sono infinite le scappatoie che una persona può inventare per sottrarsi alla responsabilità di ciò che ha fatto, ma elencarle non serve a nulla, perché non c'è nessun processo in corso da parte mia. Dipende dalla propria coscienza la scelta se ammettere i propri sbagli o appigliarsi a pretesti inventati.
Io non potrò mai dimostrarti concretamente che ho ragione e che lui ha torto, e sinceramente non ne vedo neanche il senso, dato che non mi trovo in tribunale. Per quanto non lo condivida, sei libero di pensare che la colpa è mia per non essere stata in grado di riconoscere un semplice consiglio da parte del mio ragazzo. Però, indipendentemente dal mio caso, per rispetto nei confronti di persone che subiscono cose anche più gravi delle mie (e mi riferisco a chiunque, uomini, donne, bambini e anziani), ti prego di non legittimare forme di abusi e sopraffazione appigliandoti a tue opinioni personali o ad articoli di legge mal interpretati. La violenza su chi si trova in una condizione di inferiorità, che sia per sua negligenza o per fattori esterni, non deve e non può mai essere giustificata, mi sembra scontato.
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Messaggioda crisbil » 09/08/2017, 21:53



Arianna94 ha scritto:ti prego di non legittimare forme di abusi e sopraffazione appigliandoti a tue opinioni personali o ad articoli di legge mal interpretati. La violenza su chi si trova in una condizione di inferiorità, che sia per sua negligenza o per fattori esterni, non deve e non può mai essere giustificata, mi sembra scontato.


Infatti.
Invece, purtroppo, lo si fa sempre.
Giustifcare quel che giustificabile non lo è e non lo deve in alcun modo essere, giustificato. Manco "indirettamente".. dando adito all'ambiguità.

Per finire.. ti confesso che dispiace molto anche a me che in questo post così personale e intimo (e difficile e doloroso) ti sia venuta trovare, in qualche modo, a doverti in qualche modo difendere e giustificare .. sì .. come in una terrificante contesa tra avvocati che si affrontano con il codice civile (e penale) in mano .. che più fuori luogo di così non poteva essere.
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Voglio solo morire

Messaggioda AnimaInLacrime » 09/08/2017, 22:12



Mela.a.Pois ha scritto:mamma mia, che insieme di cose!! ti capisco, ho una mamma chioccia anch'io, e alla veneranda età di 26 anni se sono in un paese a 10km da casa mia anzichè in un paese da 9 e mezzo km da qui lei DEVE saperlo, se no potrebbe succedere il finimondo, lei non sa dove sono, succede qualcosa, come fa a venire lì?? u.u insomma, l'angoscia eccessiva di chi non ha saputo fare il genitore come si deve quando avrebbe dovuto si riversa poi sul figlio adulto, che deve quindi avere a che fare con genitori che hanno il cervello come quello di eventuali fratellini minori cagacaxxo: da persone oppressive concentrate sull'inutile. XD Almeno, io vedo così il mio caso, che credo non sia diversissimo dal tuo, anche se tu sei stata più oppressa che ignorata, in passato, da quel che leggo. Io ho avuto problemi diversi ma l'effetto credo sia simile. Sono riuscita a impormi da pochissimo, anche tramite il mio ragazzo, giustamente stufo di richieste assurde.. e ormai, avendo la mia indipendenza più o meno (ancora abito a casa, non ce la faccio più devi credermi XD.. non vedo l'ora di poter andare a convivere e per fortuna non manca poi molto °__°), riesco bene o male ad allontanarmi... per non creare ulteriori tensioni io devo allontanarmi fisicamente da casa, perchè in quella casa non sto più bene, entro e sento negatività, un qualcosa mi agita e mi opprime, non c'è armonia, c'è tensione, nel dolce far niente che rende i miei ancora più stizziti e fissati su cose inutili, piccole e stupide perchè non si trovano un di meglio da fare, nelle battutine perchè ''sto diventando come loro'' (fidanzato e famiglia sua), in battutine riguardo ad altre cose, in discorsi inutili e nella mancanza di supporto nei discorsi intelligenti (se parlo di cose serie o riguardo al lavoro mi guardano come se fossi matta XD..)... frasette imbecilli di poco conto ma, che se sommate di giorno in giorno, diventano pesanti, ... boh? mi tolgono motivazione a vivere, restare lì con loro, e questo mi dispiace, ma mi accorgo che per stare bene devo allontanarmi e basta. Una roba un po' drastica che mi spiace anche fare, ma meno ho a che fare con loro e più vado d'accordo. Poi, opprimono, ma non aiutano. Ti faccio un esempio banale, lavoro da qualche mese e quando abiterò via avrò bisogno della macchina. Adesso essendo in paese anche se sarebbe quasi essenziale per via di cose coi fornitori ecc... vabeh, mi faccio aiutare dal moroso come posso. Secondo loro la macchina non mi serve e nemmeno dopo mi servirà. ''Prendi il pullman'', ''Tanto ti accompagnerebbe lui'', ... roba senza senso per via dei nostri lavori e orari diversi e dei pochi trasporti qui.. Non vorrei che lo stesso debba toccare anche a te, è brutto dover ridurre un legame figlio-genitori a questo ma a volte sembra necessario °_°. Io mi sento tranquilla perchè ho una persona che davvero mi ama accanto, se fossi sola non so francamente se sarei qui. O ero allo scatafascio molto lontano, o non ero e basta :violin: :facepalm: :pazzo: :'( .

Per quanto riguarda i morosi..mamma mia che razza di schifo, specie quello fissato con la magrezza. S'è approfittato per bene del tuo stato di debolezza, al mondo c'è in giro gente veramente infame e senza un minimo di coscienza. Mi dispiace per quello che hai passato e auguro anche a te di trovare la persona giusta, ero senza speranza anch'io e mi è andata devo dire immanemente bene :pazzo: :lol: , è difficile credere che esista ancora al mondo qualcuno con un minimo di buon senso e amore verso gli altri fino a che non lo incontri di persona. Ti auguro sincerissimamente di trovarlo! E non devi assolutamente buttarti giù, perchè la colpa non è tua, ma del negativo che ti circonda. Allontanalo o allontanati tu come puoi, ogni pretesto è buono, una passeggiata lunghissima, un hobby, .... gli straordinari a lavoro (se ti trovi bene XD e se lavori, io ad esempio passo tutto il mio tempo non col mio ragazzo in negozio, perchè 'ogni scusa è buona' XD..), non è semplice, concentrati su altro, che ti fa stare bene. Buona fortunissima :D


Hai ragione!
Una sfiducia così profonda ha bisogno di toccare con mano per guarire...
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Sally è già stata punita per ogni sua distrazione o debolezza, per ogni candida carezza data per non sentire l'amarezza.
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