
Mi chiamo Emanuela, ho 38 anni, vivo a Roma e ho scoperto di soffrire "palesemente" di depressione 3 anni fa, quando tentai il suicidio, dopo l'ennesimo sopruso subito da mia madre, il rapporto di amore e odio che ho verso di lei, per me, è l'origine di ogni cosa.
Come molti di voi, giustamente suggeriscono, mi sono fatta aiutare da persone qualificate per circa 2 anni , psicologi, psichiatri, ho seguito tutti i loro suggerimenti passo passo, pensando che ben presto con impegno e forza di volontà ne sarei uscita.
Mi sono iscritta in palestra, ho cercato di essere più socievole e sociale possibile senza impregnare queste amicizie di vane aspettative, ero onnipresente ad ogni cena o riunione pre e post palestra, ma quel senso di estraneità e solitudine, onestamente, non mi ha mai abbandonata, in me c'era sempre una voragine difficile da colmare con delle chiassose serate trascorse in allegria. Ho viaggiato molto, nel tentativo di portare la mia vita e i miei pensieri altrove, ma era solo un illusione a breve termine, tornata a casa, i miei demoni erano tutti là, in fila ad aspettarmi pronti a cibarsi di me. Ho ricontattato vecchie amiche d'infanzia, tramite Fb come fanno in molti, nel tentativo di rinsaldare antichi legami, ma fatto il giro di ricordi passati e presenti ognuno è tornato gradatamente alla sua vita. Infine ho adottato un cane, preso al canile, quest'ultimo per me è stato un vero aiuto, ha riempito le mie giornate con il suo affetto, la sua riconoscenza, l'allegria, il dovermi occupare di lui, nei momenti bui, ha avuto il pregio di farmi uscire di casa e darmi modo di scambiare almeno due chiacchiere attraverso incontri occasionali. Detto questo, ora mi ritrovo daccapo, ho perso di recente una persona molto cara, con cui avevo una particolare empatia, proprio perché ci accomunavano certi stati d'animo, in seguito ho avuto un problema di salute che mi ha portata ad un lungo periodo di convalescenza chiusa in casa, in questo frangente mi sono resa conto di essere davvero sola, ho trovato poca solidarietà intorno a me, da parte di persone a cui pensavo di aver dato molto umanamente e concretamente...niente di nuovo, sotto questo cielo, qualunque cosa dica o faccia mi scontro sempre con l'egoismo e l'indifferenza altrui, mi chiedo a cosa serve dare e darsi se non ne trai alcun giovamento neanche in termini affettivi, ti arricchisci di altre delusioni e consapevolezze di cui forse, faresti volentieri a meno. Ho perso la voglia di uscire, di incontrare e vedere gente, se riesco, lo faccio con molta fatica e probabilmente gli altri lo avvertono, ma non so davvero che farci.

