da Essenzasolitaria » 02/10/2017, 23:40
In realtà, é una delle cose più difficili da fare... per tutta una serie di motivi. Siamo abituati a dare importanza a ciò che dicono gli altri fun dai bambini: soprattutto, quando sei piccolo o dipendi da qualcuno economicamente, emotivamente o in altre maniere, indipendentemente dal fatto che tu sia bambini o adulto, vieni punito, allontanato, penalizzato e gli altri sinonimi li conoscete meglio di me
All'inizio della propria vita, un bambino é assolutamente menefreghista del parere altrui, finché, non capita qualcosa che lo fa provare dei dispiacere o del vero e proprio dolore. Quindi, diventa più attento e poi sempre di più e sempre di più... e così finisce per avere mille pensieri preventivi su come dovrebbe comportarsi e a cercare di prevedere le reazioni altrui per evitare di avere reazioni sgradevoli, punizioni, isolamento... solitudine
Uno può provare ad ignorare... ma, in fondo, o finisce per isolarsi completamente e, se dovesse essere completamente onesto, non é proprio quello che vorrebbe, anzi. Tendenzialmente, quella é una scelta che si fa perché é il male minore rispetto a essere sempre completamente incompresi o cercare di comportarsi in maniera da piacere agli altri non perché si ha voglia di comportarsi così, ma per ottenere un qualche risultato o effetto sugli altri... e quando non si ottiene, tutta la cosa si rivela inutile e nulla sembra vere senso o quasi e uno si ritrova nella stessa situazione di partenza, se non peggio perché sa che anche cercando di piacere e fare quello che dovrebbe piacere, non funziona... e quindi, non sa più cosa fare
Una via di uscita stabile, ma non facilissima sarebbe:
1. Capire quali sono le situazioni e le emozioni che suscitano disagio. In genere, sono parecchie e qua la prima complicazione
2. Capire quando il senso di preoccupazione per un ambito o una situazione éincominciato e perché. Un'altra complicazione perché non è facile, spesso ha radici molto profonde e ramificate che si collegano anche ad altri concetti e settori. É ancora più rognoso perché, di solito, é collegato a parecchie emozioni negative e una persona non ha piacere nell'addentrarsi in questo groviglio.
3. Capire cosa fa piacere veramente fare alla persona stessa, cosa la rende felice, a prescindere da quello che pensano e dicono gli altri. E anche in questo caso, molte delle situazioni che portano felicità sono collegate alle interazioni con gli altri e alle reazioni delle altre persone a noi e alle nostre azioni. Non tutte, ma molte. E anche in quel caso si può imparare ad interagire in maniera più efficiente, ma non è nè immediato nè facile. Così come non è facile distinguere cosa ci rende felici a prescindere. Però ne vale la pena e porta a miglioramento stabili.
Poi, c'è ancora qualche fattore in più, ma ne ho già elencati un po' e non li ho nenache descritti in dettaglio.
Se vuoi, quando raggiungi i 15 messaggi, scrivimi e ti do qualche altra info e materiali in più
Intanto, cerca comunque di concentrarti su cose che ti fanno piacere e ti rendono felice o contento almeno un po', a prescindere da quello che pendono e dicono gli altri