BlackRose16 ha scritto:Quindi tu li affrontavi semplicemente lasciando correre? Come riuscivi ad essere indifferente se ti stai sentendo morire?
Cioè, quando a me succedono scoppio a piangere, ho un affanno tremendo, mi pesa e fa male il petto, mi verrebbe da strapparmi i capelli ed in certi casi proprio mi viene da correre e scappare dal luogo in cui sono
Mica ho scritto che ero indifferente,
ho scritto che ormai conoscevo la bestia e cercavo di gestirla.
Gli attacchi di panico si affrontano cercando di risolvere il problema che li causa, c'è sempre un motivo più profondo e scatenante.
Io non riuscivo a respirare, sudavo tantissimo e diventavo paonazza.
Letteralmente soffocavo, poi appena riacquistavo il respiro mi piegavo in due dai dolori addominali (tipo colica), poi non riuscivo neanche a camminare.
Sono iniziati con l'inizio della malattia di mio padre e l'ultimo episodio risale a poco prima della sua morte.