La distanza uccide l'amore?

LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali).
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Inoltre, se vogliamo saperne di più e cerchiamo delle risposte sul sesso, se abbiamo dubbi o se viviamo male la nostra sessualità, possiamo discuterne in questo forum, che si dedica anche alle proprie tendenze omosessuali etero o transex.

La distanza uccide l'amore?

Messaggioda Speechless » 28/11/2017, 18:41



Buonasera a tutti, ragazzi. Scrivo su questo forum perché mi piacerebbe ricevere qualche parere da parte di chi è estraneo alla mia situazione, quindi più lucido di me.
Ho trascorso gran parte della mia adolescenza a nascondermi, a causa della mia omosessualità. Nascere in un paesino retrogrado, di certo non ti aiuta, quando fai parte dell’altro lato della barricata. Così, di punto in bianco, ho iniziato a perdere le amicizie, forse perché quando non sei molto incline a raccontare i fatti tuoi, improvvisamente perdi valore come amica (sentimento a cui, onestamente, non credo più da parecchio). A quanto pare poco importa se tu ci sei sempre stata per una persona, se rifiuti di metterla al corrente di quelli che sono i tuoi tormenti, perché magari fai fatica ad accettarli tu per prima, apriti cielo!
Dopo anni passati a condannare il mio orientamento sessuale, quasi come fossi un’assassina che non meritava di vivere alla luce del sole, di ritenermi uno sbaglio e attribuirmi colpe che non avevo, ho finalmente trovato l’amore, lo scorso anno, a 25 anni.
Per la prima volta mi sono sentita completamente accettata, amata. Grazie alla forza che mi ha dato il suo amore sono finalmente riuscita, dopo mezzo secolo di bugie e sotterfugi a fare coming-out con la mia famiglia, che adesso vuole bene anche a lei come se fosse parte del nostro nucleo familiare, cosa che non mi sarei mai aspettata, non perché la mia sia una cattiva famiglia (anzi!), ma perché credevo non sarei mai riuscita a trovare il coraggio di confessare tutto.
Il problema è che oggi lei è partita per Londra, perché ha trovato lavoro nel ristorante di una carissima amica, e io, pur di non lasciar prevalere il mio lato egoistico che la voleva qui con me, l’ho incoraggiata, perché non mi sarei mai perdonata di averle tarpato le ali, anche perché lei, nonostante i timori legati alla lontananza, mi ha fatto presente sin da subito quanto sentisse il bisogno di indipendenza (com’è giusto che sia).

Adesso mi sento vuota, sola (nonostante il calore e il supporto della mia famiglia e di quelle poche persone che davvero tengono a me) e ho paura di sfiorare nuovamente le grinfie della depressione, da cui anni fa mi salvai per un pelo. Non che la mia vita sia basata esclusivamente su di lei: io scrivo e sto studiando per farlo come si deve, ma è anche vero che l'assenza della persona amata la si accusa, nonostante si spenda tempo a fare altro.
Ovviamente, per confortarmi, mi dicono tutti che se c’è l’amore di mezzo la distanza si supera, e in parte ci credo. Mi rendo conto che può sembrare una domanda banale, un argomento scontato di cui tutti parlano, ma quando lo si vive in prima persona, cambia tutto. Ho bisogno di qualche risposta totalmente di petto, anche brutale, se vogliamo, da parte di persone che non sanno nemmeno chi io sia, e dunque non si faranno problemi a espormi il loro reale punto di vista, per quanto cinico possa sembrare.
Una relazione, seppur solida, può sopravvivere alla distanza?
Grazie in anticipo, a chiunque voglia darmi un suo parere.
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La distanza uccide l'amore?

Messaggioda 7smiliardi » 28/11/2017, 18:47



Benvenuta.
Secondo me può sopravvivere, se non si è fatto in modo di basare la relazione sulla costante presenza quotidiana, che spesso si tramuta in oppressione e/o abitudine.
Poi ovviamente dipende molto dal numero di volte nell'anno in cui vi vedete...
  • 1

      :devil:
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Messaggioda kathellyna » 28/11/2017, 18:48



benvenuta.
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Messaggioda Bonifacio » 28/11/2017, 18:56



benvenuta.
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Messaggioda Riccardina » 28/11/2017, 19:20



Se è virtualmente forte, può sopravvivere anche agli antipodi.
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*Fai copia e incolla del codice e vota il glande sondaggio!
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E già che ci sei, fai lo stesso con quello del Bunifas!
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La distanza uccide l'amore?

Messaggioda _Sehnsucht_ » 28/11/2017, 19:36



Innanzitutto benvenuta!

Vivo anch'io una relazione a distanza, non distante quanto la tua ma tanto basta per potersi vedere massimo ogni due settimane, a volte anche meno.
In linea teorica, la distanza non uccide l'amore, ma di fatto tutto dipende quanto ci si impegna affinché ciò non accada.
E' giusto che sia tu che la tua compagna seguiate le vostre aspirazioni e abbiate una vita oltre il vostro rapporto, ma chiaramente dovrete scendere a un compromesso per sentirvi o vedervi un numero tot di volte al mese almeno per continuare una specie di quotidianità, sapere insomma che nonostante la lontananza, il sentimento è forte e siete reciprocamente importanti una per l'altra, anche solo sentirvi per raccontare all'altra la propria giornata diciamo.
Quello che vorrei capire è: ma lei si è trasferita in via definitiva o tornerà in Italia? ogni quanto vi vedete?
perché cmq queste due cose variano un po' il corso del rapporto in un futuro.
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La distanza uccide l'amore?

Messaggioda Speechless » 28/11/2017, 19:59



Grazie a tutti per il benvenuto e le risposte! ^_^

_Sehnsucht_ ha scritto:Innanzitutto benvenuta!

Vivo anch'io una relazione a distanza, non distante quanto la tua ma tanto basta per potersi vedere massimo ogni due settimane, a volte anche meno.
In linea teorica, la distanza non uccide l'amore, ma di fatto tutto dipende quanto ci si impegna affinché ciò non accada.
E' giusto che sia tu che la tua compagna seguiate le vostre aspirazioni e abbiate una vita oltre il vostro rapporto, ma chiaramente dovrete scendere a un compromesso per sentirvi o vedervi un numero tot di volte al mese almeno per continuare una specie di quotidianità, sapere insomma che nonostante la lontananza, il sentimento è forte e siete reciprocamente importanti una per l'altra, anche solo sentirvi per raccontare all'altra la propria giornata diciamo.
Quello che vorrei capire è: ma lei si è trasferita in via definitiva o tornerà in Italia? ogni quanto vi vedete?
perché cmq queste due cose variano un po' il corso del rapporto in un futuro.


Grazie, Sehnsucht!
Posso comprendere, perché noi vivevamo, fino ad oggi a 40 minuti di distanza (che non sono tanti, per carità. Sono consapevole del fatto che ci sia gente che affronta "di peggio" in termini di km), però comunque non era possibile vedersi tutti i giorni. Ci vedevamo in media una volta a settimana, e quando era possibile anche 2 o 3. Così come poteva accadere che nell'arco di una settimana non ci vedessimo affatto, per via dei vari impegni. Quindi diciamo che è un rapporto già abituato a una sorta di distanza parziale. Sicuramente due persone abituate a convivere, avrebbero reagito in maniera più melodrammatica, ecco. :lol:
Lei al momento è partita con l'intenzione di rimanere a lungo termine (a meno che non si trovi proprio male o non sopporti la distanza non solo da me, ma anche dalla famiglia e decida di ritornare in Sicilia). Concordo con te, dipende tutto da questi due punti.
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Messaggioda Baraddur » 28/11/2017, 20:12



_Sehnsucht_ ha scritto:Innanzitutto benvenuta!

Vivo anch'io una relazione a distanza, non distante quanto la tua ma tanto basta per potersi vedere massimo ogni due settimane, a volte anche meno.
In linea teorica, la distanza non uccide l'amore, ma di fatto tutto dipende quanto ci si impegna affinché ciò non accada.
E' giusto che sia tu che la tua compagna seguiate le vostre aspirazioni e abbiate una vita oltre il vostro rapporto, ma chiaramente dovrete scendere a un compromesso per sentirvi o vedervi un numero tot di volte al mese almeno per continuare una specie di quotidianità, sapere insomma che nonostante la lontananza, il sentimento è forte e siete reciprocamente importanti una per l'altra, anche solo sentirvi per raccontare all'altra la propria giornata diciamo.
Quello che vorrei capire è: ma lei si è trasferita in via definitiva o tornerà in Italia? ogni quanto vi vedete?
perché cmq queste due cose variano un po' il corso del rapporto in un futuro.


Te li scegli di proposito a distanza?
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Messaggioda Ātman » 28/11/2017, 20:23



Un mio amico ha conosciuto la sua attuale moglie in vacanza un'estate, lei è francese e lui all'epoca studiava ancora all'università. Ci sono voluti molti anni perché finisse gli studi e si sistemasse, ma il rapporto è andato avanti, si vedevano quando potevano (festività ed estate soprattutto), e per il resto comunicavano telefonicamente (niente internet all'epoca, e i cellulari non erano diffusi; lui usava delle schede per i telefoni pubblici). Nonostante tutte queste difficoltà alla fine sono riusciti a vivere insieme (in Francia per ora, ma sperano di poter tornare qui), si sono sposati e hanno due figli.
Non so se sia un caso isolato, magari erano altri tempi; ma a mio avviso se c'è un sentimento profondo alla base - e una prospettiva - il rapporto può superare il problema della distanza.
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Messaggioda Speechless » 28/11/2017, 20:48



Adrien ha scritto:Un mio amico ha conosciuto la sua attuale moglie in vacanza un'estate, lei è francese e lui all'epoca studiava ancora all'università. Ci sono voluti molti anni perché finisse gli studi e si sistemasse, ma il rapporto è andato avanti, si vedevano quando potevano (festività ed estate soprattutto), e per il resto comunicavano telefonicamente (niente internet all'epoca, e i cellulari non erano diffusi; lui usava delle schede per i telefoni pubblici). Nonostante tutte queste difficoltà alla fine sono riusciti a vivere insieme (in Francia per ora, ma sperano di poter tornare qui), si sono sposati e hanno due figli.
Non so se sia un caso isolato, magari erano altri tempi; ma a mio avviso se c'è un sentimento profondo alla base - e una prospettiva - il rapporto può superare il problema della distanza.


Grazie per questa bella testimonianza, Adrien. Mi ha sollevato un po' il morale!
Quando sento cose del genere mi rendo conto che, a volte, ci si lamenta per stronzate. Abbiamo così tanti mezzi, rispetto a quelli che possedevano i nostri genitori (o addirittura i nostri nonni) per gestire e rendere meno lontani i rapporti a distanza; eppure, se facciamo un paragone, sono proprio le nostre relazioni (con nostre intendo dal punto di vista generazionale) a scoppiare con più facilità, rispetto a quelle che sono state le loro. Curioso.
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