Squilibrio del desiderio nei rapporti uomo-donna

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Squilibrio del desiderio nei rapporti uomo-donna

Messaggioda Penna » 17/01/2021, 21:49



Navigator63 ha scritto:
Penna ha scritto:Ti farei, se possibile, una domanda molto personale

Va bene, ma per il futuro ti suggerisco di essere più sintetico e meno descrittivo (la nostra vita personale è avvincente solo per noi stessi, ma tende ad essere tediosa per gli altri ;) ).

mi sono un po' stupito dal fatto di ritrovarmi, leggendo l'articolo, più vicino alla selettività femminile che all' "istinto" maschile

Come hai rilevato anche tu, quando si fanno generalizzazioni ci sono sempre eccezioni e scostamenti dalla media.
Visto che hai una certa cultura, ti rammento la distribuzione su una "curva normale": la maggior parte dei casi cadranno nei valori medi, ma non pochi se ne scosteranno. :)

BTW, questo è un errore che fanno in molti: si enuncia una regola generale, Pippo non vi rientra, Pippo conclude che la regola è sbagliata. No: è solo che Pippo non rientra nella media (ovviamente non parlo di te, ma in questo thread ci sono già due "Pippo" :lol: ).

Da quando ho frequentato l'università trovo attraenti solo persone che hanno determinate qualità, in particolare ragazze/donne interessate alla politica, che scrivono o leggono molto, che magari sanno parlare più lingue, insomma, in poche parole, che io considero intelligenti.

E' possibile che tu sia un "sapiosessuale", ovvero qualcuno che viene attratto od anche sessualmente eccitato dall'intelligenza (quasi tutti l'apprezziamo, ma pochi se ne sentono realmente eccitati).
E, per contro, in sua assenza ti si spengano gli ormoni.

Al contrario, se penso che una donna rispecchi esteticamente i requisiti considerati comunemente "appetibili", provo una specie di disgusto, credendo ad esempio che in molti casi l'importanza data all'aspetto fisico tolga tempo alla cura della propria mente

Questa affermazione suona però più come una "menata nevrotica" ;) , non un impulso naturale e spontaneo (questo e la sapiosessualità potrebbero anche coesistere).
Sembra un pregiudizio e uno stereotipo. Bellezza e intelligenza non sono necessariamente opposti, non credi? :)

Potrebbe anche essere uno "schema difensivo" se la bellezza ti intimorisce, o non te ne senti all'altezza: la svaluti, così ti fa meno paura, ed eviti di ammettere che la desideri. La volpe e l'uva... :D
Pondera se c'è sotto una tua insicurezza.

ritengo che il mio partner debba avere per lo meno una mente brillante capace di soddisfarmi da questo punto di vista.

Quanto questa convinzione è:
A) Un pensiero razionale
B) Un impulso spontaneo e profondo?

La tua verità interiore (il tuo Vero Sé) è molto più vicina a B che ad A. Sono le cose che senti " di pancia". Ed è quella che ti renderà più felice e appagato nella vita.
Attento ai pensieri solo razionali, che deviano dalla tua natura autentica e profonda, e possono ingannarti.
(esempio: incontri una che ti piace molto, ti eccita e ti accende, anche quando parlate; poi scopri che ha solo la licenza elementare, e ti smonti. Ma la persona reale ti piaceva molto. Non è che il pensiero ha negato quello che sentivi?)

Per lo stesso motivo mi sento spesso spento quando entro in relazione con una ragazza, non riesco a provare nulla, nemmeno attrazione, prima di parlarci e capire qual è il suo sistema di pensieri e valori e quali sono i suoi interessi.

Potrebbe essere una questione di "demisessualità": provare attrazione solo dopo che si è creata una connessione e una sintonia significativi.

Ma potrebbe anche essere frutto di qualche schema difensivo (mi lascio andare al sentire, solo dopo che sono stato rassicurato in qualche modo).

Alcune volte questo aspetto mi spaventa leggermente perché lo ritrovo molto raramente nelle altre persone, quasi mai.

Il tuo compito nella vita è di essere tu (o la versione migliore di te che riesci ad essere).
Non di assomigliare agli altri 8-)

Mi sento a disagio anche nell'esternarlo perché ho paura di non essere creduto oppure di essere considerato più omosessuale che etero

Questa preoccupazione per il giudizio altrui è indice di insicurezza (e/o identità non ancora ben sviluppata). E' molto umano, ma è meglio se dai poco peso a quello che pensano gli altri.
Ricorda sempre che tu sei la persona che conta di più nella tua vita: gli altri vanno e vengono.

ho scoperto che alcuni chiamano un orientamento simile al mio "sapiosessualità", ma non ho ancora capito se sia una devianza

E' reale.
In fondo mica siamo tutti uguali, né abbiamo gli stessi gusti! :D

Alcuni negano la sapiosessualità perché mal tollerano la diversità, o lo vedono come un darsi delle arie.

Purtroppo non accadde nulla perché ero ancora fidanzato ed essendo corretto, anche se consapevole del rapporto verso la fine, ho resistito ad ogni approccio (ahimé, oggi mi mangio ancora le mani quando ci ripenso

Nella vita possiamo scegliere se accumulare rimorsi (agendo) o rimpianti (non agendo).
Io preferisco i rimorsi e detesto i rimpianti... ma vedi tu... 8-)

Grazie ancora per il contributo prezioso al forum.

Grazie a te per l'apprezzamento ed il tuo metterti in gioco.


Grazie per questa risposta, mi hai dato molti elementi su cui riflettere e mi ha fatto stare un po' meglio. Hai ragione sul fatto che mi sono dilungato troppo e magari la mia vita non interessa a tutti, però, dato che hai avuto la gentilezza di soffermarti su ogni aspetto, chiedo scusa ma non me ne pento! :D :D :D

Buonaserata!
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Messaggioda kathellyna » 17/01/2021, 21:50



Navigator63 ha scritto:
kathellyna ha scritto:mi sembra veramente un consiglio di merdа quello che ti è stato dato, soprattutto considerando che viene da una persona che dovrebbe capire bene il malessere e i problemi della vita della gente.

Ogni cosa può essere vista sotto diversi aspetti.
Quel consiglio può essere visto come "di merda" dal punto di vista umano o morale, ma anche come "efficace" dal punto di vista funzionale (risultati).

Un terapeuta è pagato per far star meglio il cliente, non per dire la cosa "giusta" in senso morale (così come un avvocato ha il compito di difendere il suo cliente anche quando sa che è colpevole). Non è un prete.
Quindi IMO quella psicologa ha svolto il suo compito, dando a @Penna un consiglio funzionale (che infatti ha funzionato).

Poi a qualcuno può far schifo, ma quello è un problema suo: il mondo non è fatto per farci contenti, o adeguarsi alle nostre aspettative.

L'errore di molte persone è aspettarsi che il mondo si adatti a loro: che sia giusto, equo, buono, morale, compassionevole.
Newsflash per costoro: avete sbagliato pianeta! :lol:

A) Si può parlare delle cose come dovrebbero essere. Può essere gratificante, ma raramente produce risultati.
B) Oppure si può parlare delle cose come stanno realmente. Io preferisco fare discorsi del genere, perché secondo me sono più utili per produrre i risultati voluti. Per creare risultati, bisogna partire dai fatti reali, non dalle favole.
Molti miei scritti disturbano certe persone, perché parlano delle cose come sono realmente (non come dovrebbero); e risultano quindi sgradevoli.

Il consiglio della psicologa di @Penna era del tipo B: e giustamente basato sulla diversa psicologia di uomini e donne (potrei spiegare il perché, ma tanto non ti interessa saperlo).
Che poi a te - donna - dia fastidio, perché va a tuo svantaggio, è irrilevante. Resta un fatto efficace.
E' un po' come se qualcuno consigliasse ad una donna: "Fagliela 'annusare', ma non dargliela subito": ad un uomo dà fastidio, ma in genere funziona.

Solo che - chissà perché - i consigli dati alle donne per ottenere i loro scopi sembrano legittimi (come il mio esempio sopra, usato da secoli). Se lo stesso viene fatto per gli uomini, tante donne insorgono. Solita ipocrisia in stile femminismo? 8-) (la parità solo quando fa comodo)

una persona che in un certo periodo non riesce ad andare a letto con il fidanzato perché ha troppi pensieri negativi in testa [...] non ha certo bisogno di vedere il partner che inizia ad interessarsi ad altre.

Vero.
Ma il tuo atteggiamento è il solito delle donne egocentriche (stile femministe radicali) che pensano solo e sempre ai bisogni della donna, e quelli dell'uomo vengono per ultimi (o non vengono nemmeno considerati).
Una mentalità del tipo "Lui dovrebbe esistere per fare felice lei"... ma lei non ha mai tale compito.

Io invece ricordo spesso che ogni relazione è basata sulla soddisfazione dei bisogni reciproci - e quando quei bisogni non vengono soddisfatti, la relazione decade.
p*rca miseria! ... Sarò mica per una parità reale?!? Questo non è accettabile!!! :lol:

degli articoli di navigator63 mi stupisce sempre che dicano cose che solitamente sono scritte anche sul forum dei brutti e in simili luoghi

La differenza è che io non aderisco a nessuna posizione fissa, modello o ideologia, ma le considero tutte, e cerco di identificare quello che è reale e che funziona.
Infatti mi baso su fonti eterogenee: non ho una fede, e rifuggo ogni ideologia.

Tra i tanti deliri che scrivono sul Forum dei Brutti (che ho frequentato), ci sono anche concetti utili - ed io li assorbo. Sono cmq esseri umani che parlano della loro sofferenza.
Così come prendo dalla Red Pill i concetti sensati, ed ignoro i suoi fanatismi ed estremismi.

La Red Pill non è "il male" (anche se disturba molte donne): nel suo senso più costruttivo, è una visione onesta e realistica di come funzionano i rapporti uomo-donna. Opposta - tra l'altro - alle bugie romantiche e hollywoodiane, ed alla propaganda femminista.
Le donne che si scagliano contro la Red Pill, di solito è perché dice cose vere che loro però non vogliono sentire (perché scomode o svantaggiose, o che svelano i loro altarini).

eppure se c'è scritto "forum dei brutti" e "redpill" iniziate a lamentarvi e a fare polemica

Il problema è quando uno prende una ideologia (Red Pill o sinistra o femminismo o religione...) e ne fa una fede assoluta. Quindi combatte ogni visione alternativa. Allora diventa un fanatico irrazionale.

Io invece cerco sempre di considerare tutti i punti di vista: ti sfido a trovare un mio scritto in cui mi schiero da una parte sola, e considero valida solo quella. 8-)

è evidente che tu non abbia mai letto nessun mio post. il che va benissimo, nessuno è obbligato a leggere i post altrui né tantomeno i miei, ma prima di giudicare [giudicare me come persona e non un consiglio dato da altri come ho fatto io nel post precedente] forse sarebbe opportuno. non mi risulta di avere mai seguito la "propaganda femminista" né di aver detto che "la redpill è il male". anzi, in un post che ho scritto pochi giorni fa dico che la redpill ha in gran parte ragione. quello che ho scritto qui, che certe cose sono accettate se scritte nel blog di psicologia ma non se sono scritte nel forum dei brutti, non voleva criticare il contenuto del tuo blog, ma gli utenti che partono dal presupposto che qualcosa che viene da certi ambienti sia necessariamente una cazzatа, ma la accettano se viene invece dal blog di psicologia. non ho scritto che ciò che dici è sbagliato, quindi questa è una tua interpretazione. si è discusso molto, soprattutto anni fa in questa sezione, della difficoltà degli uomini a trovare donne nei siti di incontri e spesso la discussione non è andata bene purtroppo, ricordo ad esempio alcuni post di baraddur, di alessandro2 e di altri utenti e delle diverse polemiche che ci sono state in proposito.

vorrei anche sapere dove ho scritto che il motivo per cui il consiglio è sbagliato è che riguarda il comportamento di una donna. ho scritto "una persona", in questo caso ovviamente si riferiva ad una donna perché di questo si parlava, ma se fosse stato dato ad una donna per problemi con il fidanzato, sarebbe stato un consiglio ugualmente di merdа. e se proprio vuoi saperlo, il suggerimento disgustoso sul tradimento di cui parlavo, che forse è il motivo per cui pure questo mi ha fatto così schifo, era stato dato per una ragione simile ad una donna [che non sono io] per il problema di un uomo. se quel consiglio fosse stato seguito, la mia vita sarebbe stata ancora più rovinata di quanto lo sia adesso.

e non venitemi a dire che non riuscire ad andare a letto con il partner perché si hanno altri problemi in testa è una situazione che riguarda solo le donne, perché non è affatto vero. c'è anche chi, ad esempio, non riesce a "farlo funzionare" per lo stress, l'ansia ecc. anche in quel caso, consigli del genere sarebbero da evitare.
non va "a mio svantaggio" perché sono una donna, va a svantaggio di chiunque possa avere questo problema. e sottolineo problema, non è un capriccio come sembri intenderlo tu.

ma chi l'ha detto poi che i consigli dati a una donna mi sembrano legittimi? io non l'ho detto, avrai letto i post di qualcun altro. a me nessun consiglio che presupponga minacciare l'altro/a di essere sostituito sembra legittimo. mi fa schifo "se non me la dai ho già un'altra pronta a prendere il tuo posto" come, ad esempio, "se non spendi abbastanza soldi per me vado a darla a qualche riccone". e se è vero che per l'uomo è molto più difficile trovare una ragazza, allora è proprio l'uomo ad essere più a rischio di ricevere simili "minacce"! e mi fa schifo allo stesso modo! peggio ancora se il consiglio viene dato da uno psicologo.

Tipo "E' sbagliato perché mi fa schifo (o mi fa stare male), ed è così perché me lo sento!" (come ha fatto uno ripetutamente nella prima pagina).

il mio primo post inizia con "mi sembra", quindi do una mia opinione. il secondo con "a mio parere". non pretendo certamente di avere la verità assoluta in tasca, né di decidere cos'è universalmente giusto o sbagliato, ma mi pare che qui sopra sia ancora permesso esprimere il proprio parere, purché sia fatto senza offendere.
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Messaggioda Ātman » 17/01/2021, 22:21



Navigator63 ha scritto:Non saprei. La situazione sociale (e la psiche umana) sono sistemi troppo complessi per prevedere simili cambiamenti.


Sì, senza dubbio.

I problemi economici tendono a spingere verso un rafforzamento delle relazioni e della solidarietà (l'abbondanza invece stimola l'individualismo), ma non è scontato. Inoltre il distanziamento sociale scoraggia la connessione reale e l'intimità.


In verità guardavo anche oltre l'attuale fase di distanziamento sociale (che sicuramente sta condizionando le relazioni).


La tua impressione potrebbe essere solo "wishful thinking" ;) - ma spero che invece tu abbia ragione. :clapclap:


Non era wishful thinking, nel senso che non vi ripongo particolari aspettative, c'è più che altro curiosità.


Come tante altre crisi, anche questa verrà risolta, e credo che non durerà nemmeno molto (max 2-3 anni).

I cambiamenti sociali profondi vengono generati da eventi più traumatici (tipo WWI + WWII ---> Unione Europea), o più prolungati nel tempo.


Su questo ci sarebbe da fare un discorso lungo, che esulerebbe dallo scopo del topic. E temo non riuscirei a essere ottimista come te, quindi non lo inizierei nemmeno. :rolleyes:
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Messaggioda Godot » 18/01/2021, 10:21



Articolo interessante, contenuti di questo tipo dovrebbero avere maggiore diffusione, sento spesso parlare di disparità di genere sempre a favore dell'uomo ma sarebbe giusto dire che anche le donne hanno i loro privilegi rispetto al genere maschile. Leggerò con interesse il tuo blog
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Messaggioda Navigator63 » 19/01/2021, 0:32



Godot ha scritto:sento spesso parlare di disparità di genere sempre a favore dell'uomo

Purtroppo molta è propaganda, disinformazione ed omissione di dati. >.<

- Per esempio, lo sai che nella violenza domestica circa il 50% dei casi ha come vittima l'uomo? Ma di questi casi non si sente quasi mai parlare...
- O che oltre il 60% delle vittime di omicidio sono uomini? Ma i media danno molto più risalto alle vittime donne...
- O che in Italia l'uomo non ha NESSUN diritto riproduttivo, mentre la donna li ha TUTTI?
- Senza dimenticare che gli uomini sono: 80% dei suicidi, 91% dei morti sul lavoro, 86% dei senzatetto, 96% dei detenuti.

Sì sì, siamo proprio privilegiati... :mmm2:

Grazie per i complimenti :)
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Messaggioda Navigator63 » 19/01/2021, 0:49



kathellyna ha scritto:è evidente che tu non abbia mai letto nessun mio post.

Errore. Ne ho letti alcuni (ed a volte ti ho anche risposto). Certo non tutti.

non mi risulta di avere mai seguito la "propaganda femminista" né di aver detto che "la redpill è il male".

A quanto pare ho tratte alcune conclusioni affrettate. Sorry. :(

Ma il modo in cui hai parlato di certi argomenti, mi ha indotto a presumere certe posizioni. Poi dare le cose per scontate è la madre di tutte le cavolate, quindi mea culpa. ;)

non voleva criticare il contenuto del tuo blog, ma gli utenti che partono dal presupposto che qualcosa che viene da certi ambienti sia necessariamente una cazzatа, ma la accettano se viene invece dal blog di psicologia.

Ma questo è inevitabile, nonché umano.
E' il problema dell'autorevolezza delle fonti. Poiché non siamo onniscienti, ci basiamo sulla (presunta) autorevolezza della fonte per valutare i contenuti, specialmente quelli su cui non siamo esperti. E il Forum dei Brutti è, obiettivamente, una fonte poco autorevole! :D

L'ideale sarebbe essere informati su tutto ed avere spirito critico verso ogni fonte... ma non è fattibile.

il suggerimento disgustoso sul tradimento di cui parlavo

Non condivido questi moralismi - pur capendo chi li prova.

Io sono un pragmatico: "whatever works", si fa quello che funziona.
La teoria è spesso bella, ma è con la pratica che dobbiamo fare i conti (esempio: la monogamia in teoria è una favola, in pratica spesso un disastro).

ma chi l'ha detto poi che i consigli dati a una donna mi sembrano legittimi?

L'ho supposto perché hai mostra comprensione verso lo stato di sofferenza della donna, ma non per quello dell'uomo (nella situazione riportata da @Penna).

mi pare che qui sopra sia ancora permesso esprimere il proprio parere, purché sia fatto senza offendere.

Ce l'avevo più che altro con l'utente che ha ripetutamente "blaterato" a pag. 1 del thread.
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Messaggioda Ātman » 19/01/2021, 1:42



Navigator63 ha scritto:- O che oltre il 60% delle vittime di omicidio sono uomini? Ma i media danno molto più risalto alle vittime donne...


Forse perché in genere gli uomini vengono uccisi da altri uomini? Chiedo senza voler polemizzare.
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Messaggioda Penna » 19/01/2021, 2:30



Ho apprezzato molto il contenuto di Navigator63, e continuerò a seguire i suoi interventi con attenzione, detto questo effettivamente non mi trovo molto d'accordo sul fatto che la disparità di genere a svantaggio femminile sia solo propaganda. Non so quale sia la professione e la formazione di Navigator63, ma sicuramente è in grado di cercare in modo approfondito tra le fonti, questo penso sia abbastanza lampante leggendo l'articolo, che tra l'altro prende molti aspetti, a vantaggio e svantaggio dell'uno e dell'altro sesso, con le dovute precauzioni.

Detto questo, penso che se integrassimo la sua prospettiva con temi più vicini alla sociologia o all'economia, piuttosto che alla psicologia, la prospettiva sarebbe diversa sulla disuguaglianza di genere: la cultura che considera la donna "angelo del focolare" e il ruolo di genere costruito della donna adatta a figliare e curare la casa, il gender pay gap e il rischio povertà maggiore nel caso femminile (soprattutto come conseguenza dei primi due aspetti) sono soltanto alcuni dei molti punti che evidenziano ancora l'esistenza di un vantaggio maschile nel lavoro e nel contesto economico. Questa non è propaganda (non voglio dire che l'intenzione di @Navigator63 sia quella di non riconoscere queste persistenze, magari semplicemente è un campo che riguarda meno i suoi maggiori interessi). In questo contesto ci sono studi riconosciuti a livello europeo, poi ovviamente non è detto che ciò sia colpa degli uomini, certamente ci sono altrettante donne che ritengono doveroso e soddisfacente limitare le proprie ambizioni professionali per dedicarsi alla cura della famiglia e dei figli, ma penso che la maggior parte degli studi sociologici di un certo peso (es. Goffman che è un classico quando si rimane all'interno di questa materia) riconoscono anche che si tratta di un ruolo di genere costruito. Poi ovviamente ai ruoli di genere si può aderire con convinzione, come anche rifiutarli, e in entrambi casi va rispettata la libertà del singolo (sia uomo che donna), però resta comunque un fatto che si presuppone, quasi come aspettativa sociale, che sia la donna a dover rimanere in casa. Ci sono studi anche sul lavoro part-time maschile e femminile, che evidenziano come nella maggior parte dei casi, l'uomo scelga di limitare le ore dedicate al lavoro retribuito soprattutto a fini formativi (un percorso che può essere utile nel lavoro che già svolge); per le donne la motivazione è quasi sempre la cura famigliare (e se la famiglia si rompe? Qualcuno potrà dire che alcune leggi la tutelano prevedendo un mantenimento da parte del maschio, ma un'interdipendenza non risolve la situazione). Allo stesso tempo ci sono studi che evidenziano il diverso orario di lavoro domestico di uomini e donne, da cui emerge che su questo specifico punto, gli uomini italiani, in particolare, sono i meno cooperativi in Europa, e la controparte femminile nazionale è quella che invece impiega più ore rispetto alle donne europee. Si dimostra anche che, tendenzialmente, un'istruzione maggiore, oppure un reddito maggiore della donna all'interno della coppia, riduce le ore che essa impiega alla cura della casa e aumenta il lavoro domestico dell'uomo. A queste evidenze si può reagire in due modi: dire che va bene così e che la donna è portata a fare questo (libera scelta, io la trovo abbastanza opinabile) e dire invece che su questo specifico aspetto, le disuguaglianze colpiscono negativamente soprattutto il genere femminile. Ancora: ci sono studi sulla femminilizzazione del lavoro, ovvero la tendenza, durante un periodo di stagnazione economica prolungato, ad abbassare i salari di tutti utilizzando il lavoro domestico femminile (cosa che per fortuna, in questo caso, avviene meno da noi e con più frequenza nei paesi in via di sviluppo). Questi studi notano ad esempio che la diffusione del libero mercato abbia sì aumentato la partecipazione professionale femminile, ma ciò è avvenuto soltanto alla base della piramide sociale, con conseguenze negative per uomini e donne. Quando l'economia riparte si è notata la tendenza a licenziare la forza lavoro femminile e a tenere occupata quella maschile, abituata stavolta ad un nuovo equilibrio con salari più bassi.

Questo chiaramente non per sminuire il contributo di Navigator63, che ripeto, ho apprezzato, ma dato che la conversazione è divenuta più generica rispetto al tema iniziale, mi pareva interessante anche offrire un altro aspetto delle disuguaglianze (che possono sfociare in un malessere anche psicologico), e, come risulta dall'ultimo caso che ho portato in esempio, possono anche avere un effetto di breve termine positivo per un genere e sul lungo termine penalizzare tutti.
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Messaggioda Navigator63 » 19/01/2021, 2:42



Ātman ha scritto:Forse perché in genere gli uomini vengono uccisi da altri uomini?

Non lo so, perché i dati ISTAT in genere non riportano il sesso dell'aggressore, ma solo quello della vittima.

Comunque quello che volevo sottolineare era che, a dispetto del clamore mediatico sui "femminicidi"*, che li fanno apparire come un'ecatombe ed un'emergenza:
- muoiono invece più uomini che donne di morte violenta;
- l'Italia è tra i Paesi come meno uccisioni di donne in Europa (0,43 su 100.000 donne - in Germania sono il doppio);
- i numeri di omicidi (totali e di donne) sono in costante diminuzione da anni.
Vedi: ISTAT - Omicidi di donne

* Anche l'uso del termine "femminicidio" è fazioso e fuorviante. Infatti se una moglie uccide il marito non si parla di "maschicidio", ma di omicidio o di uxoricidio - perché il genere non c'entra col movente. E allora come mai per il caso opposto si parla di "femminicidio"? (evidentemente per scopi manipolativi: per scioccare l'audience, demonizzare gli uomini e raccogliere consenso).
Quasi mai una donna viene uccisa a causa del suo genere, ma bensì per via della relazione con l'omicida (se un pazzo che odia le donne assalta una sconosciuta per strada e la uccide, allora si può parlare correttamente di femminicidio - l'ha uccisa in quanto donna, non per altri motivi - ma questi casi sono rari).
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Messaggioda Godot » 19/01/2021, 8:49



Navigator63 ha scritto:
Godot ha scritto:sento spesso parlare di disparità di genere sempre a favore dell'uomo

Purtroppo molta è propaganda, disinformazione ed omissione di dati. >.<

- Per esempio, lo sai che nella violenza domestica circa il 50% dei casi ha come vittima l'uomo? Ma di questi casi non si sente quasi mai parlare...
- O che oltre il 60% delle vittime di omicidio sono uomini? Ma i media danno molto più risalto alle vittime donne...
- O che in Italia l'uomo non ha NESSUN diritto riproduttivo, mentre la donna li ha TUTTI?
- Senza dimenticare che gli uomini sono: 80% dei suicidi, 91% dei morti sul lavoro, 86% dei senzatetto, 96% dei detenuti.

Sì sì, siamo proprio privilegiati... :mmm2:

Grazie per i complimenti :)


Conoscevo questi dati ma mi sfugge cosa si intende con diritto riproduttivo
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