Cosa ne pensate dell'ingratitudine?

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Cosa ne pensate dell'ingratitudine?

Messaggioda Cordis » 17/10/2022, 17:03



Manno vera, non c'è bisogno che mi racconti niente, cioè fai pure se ti fa del bene, non perché devi dimostrare qualcosa, tantomeno a me.

mi domando perché sei così convinto che io non conosca il problema della depressione. Insomma, perché sostieni questo?

Perché non l'hai mai provata sulla tua pelle, i sintomi nudi e crudi intendo, si sente da come ne parli.
No essere stato vicino ad altri che ne soffrivano non vale.
La malattia psichica è una merda, si può star male parecchio, i discorsi consolatori, la religione, perfino il contatto umano a volte, non servono e non aiutano, perché non fanno passare i sintomi.
Uno sforzo di volontà non serve, ripeto, non serve.
Perciò, davanti a persone che mostrano quel tipo di sofferenza li, so benissimo che l'unica cosa che può servire è una soluzione.
Il problema è che la bacchetta magica non esiste.
L'unica possibile soluzione che conosco è la terapia farmacologica, altro non c'è e se c'è non ne ho mai sentito parlare.
E si, anch'io ho avuto un vissuto familiare "complicato", e si, pure io ho letto una vagonata di libri.
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Messaggioda VeraVita » 17/10/2022, 17:11



Cordis ha scritto:Manno vera, non c'è bisogno che mi racconti niente, cioè fai pure se ti fa del bene, non perché devi dimostrare qualcosa, tantomeno a me.

mi domando perché sei così convinto che io non conosca il problema della depressione. Insomma, perché sostieni questo?

Perché non l'hai mai provata sulla tua pelle, i sintomi nudi e crudi intendo, si sente da come ne parli.
No essere stato vicino ad altri che ne soffrivano non vale.
La malattia psichica è una merda, si può star male parecchio, i discorsi consolatori, la religione, perfino il contatto umano a volte, non servono e non aiutano, perché non fanno passare i sintomi.
Uno sforzo di volontà non serve, ripeto, non serve.
Perciò, davanti a persone che mostrano quel tipo di sofferenza li, so benissimo che l'unica cosa che può servire è una soluzione.
Il problema è che la bacchetta magica non esiste.
L'unica possibile soluzione che conosco è la terapia farmacologica, altro non c'è e se c'è non ne ho mai sentito parlare.
E si, anch'io ho avuto un vissuto familiare "complicato", e si, pure io ho letto una vagonata di libri.


Quindi, sostieni che il mio dolore è stato nullo. Giusto? E, che ci sia una gerarchia su chi soffre di più e meno.
Inoltre, sostieni, una solo verità.
Correggimi, se sbaglio.
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Messaggioda Cordis » 17/10/2022, 17:18



?? ma che c'entra?
Tu non sei malata, tu soffri come soffrono tutte le persone normali.
Non è una questione di "gerarchia del dolore", il discorso è che se avrai occasione di avere un periodo di vita più felice, queste sofferenze potrai lasciartele alle spalle, avrai una buona vita, starai bene.
Se uno è malato invece no..., sta sempre male, la sua vita sarà sempre piena di dolore e rovinerà anche quella degli altri. Per questo bisogna curarsi!!!
Scusa non posso darti risposta più lunga causa fretta
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Messaggioda VeraVita » 17/10/2022, 17:44



Non risponderò singolarmente ad ogni utente.
Però, dirò alcune cose generali.
Primo, io sono libera di pensarla come meglio crede. Non mi piace quando mi si scrive che devo dire questo o quell'altro. Non mi piace essere controllata. Io le cose preferisco viverle sulla mia pelle, invece, di cercare una ricetta per la felicità. Per me, ognuno deve seguire sè stesso, assumendosi le proprie responsabilità. Ti vuoi, ad esempio, fare mille vaccini? Falli. Pensi che per esiste solo un unico modo per curare la depressione, attraverso medicinali? Fallo.
Pensi che solo se sei bello, alto e magro puoi avere una relazione appagante? Credici, con tutto te stesso.
Di fronte ad un contraddittorio continui a credere che la tua sia l'unica verità? Credici.
Dio per te non esiste e non vede un tubo? Continua, così.
Potrei, continuare all'infinito così. Basta che non trascinate anche a me.
Ad ogni modo, non mi va di insistere. Ma sono una persona adulta che ha il piacere di condividere le sue idee ed esperienze. Contraddicetemi, pure. Fate bene. Perchè è solo mettendo in dubbio le cose che si può imparare. Dico solo che non mi fanno piacere delle cose che purtroppo ho notato: la prima cosa l'ingratutidine. Il fatto che non si apprezzi nulla. Secondo: che non si accetti un contraddittorio.
Terzo: sentirmi in qualche modo in dovere di entrare nella testa di quella persona X e dovergli dare la risposta che desidera ricevere. Nell'esempio, specifico: non c'è nulla da fare.
Quarto: le offese gratuite o dovermi farmi carico dei problemi dell'umanità.
Quinto: le offese gratuite.
Perché dico questo? Perchè sono in un paese, penso io, democratico. E, mi piace dire la mia. C'è chi dirà che la mia libertà finisce dove inizia la tua.
Bè, però, ricordiamoci che la democrazia tutela le minoranze.
Ad ogni modo, io nel mio piccolo ho cercato di fare forza alle persone con quello che ho imparato. No, le solite frasi fatte e stereotipate che non c'è nulla da fare. Con tutto rispetto. Mi sono identificata con il dolore altrui. A tal punto, da pensare: "cosa mi piacerebbe che mi dicesse la persona X se vedessi tutto nero?", "cosa ho imparato dalle situazioni?".
Mi chiedo poi perché così tanto impegno, da parte mia.
E, non era neanche mia intenzione sminuire il dolore altrui. Visto che per me non esistono gerarchie al dolore. Se sono stata fraintesa sono affari vostri, con tutto rispetto. E, poi, con il dovuto rispetto, sono libera di pensarla come meglio crede.
Purtroppo o per fortuna, penso di avere un cervello.
Non venitemi a dire continuamente che la libertà è dove inizia la mia, se no, è anarchia. Perchè qui, si tratta di concetti astratti. E, le mie esperienze sono il mio tesoro più grande
Ed imparo dalle mie esperienze o da chi mi fido.
Se il mio messaggio è stato frainteso chiedo scusa, non era mia intenzione. Ho fatto del mio meglio.
Spero, di aver chiarito la situazione.
Se mi sono permessa di menzionare Dio, con rispetto parlando, è perchè penso che nulla sia caso nella vita.
E, per concludere dico: la critica è ben accetta, ma se capisco che c'è dell'altro, che la critica è una scusa, o un messaggio in codice, stai sicuro che non sto in silenzio.
Detto questo, ringrazio sempre per le risposte e auguro il meglio a tutti.
Buona serata
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Messaggioda Ātman » 17/10/2022, 17:49



Scusa, ma io non ha capito ancora perché dici che la depressione è una scelta.
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Messaggioda VeraVita » 17/10/2022, 18:01



Ātman ha scritto:Scusa, ma io non ha capito ancora perché dici che la depressione è una scelta.


Io penso, in generale, che una persona abbia il libero arbitrio. Ma lasciamo stare Dio, perché ognuno è libero di crederci, o no.
Io ho notato questo, in generale. Quando ci capita qualcosa, abbiamo la facoltà di scegliere come meglio crederci. Ad esempio, uno dei più grandi dolori in generale è lasciarsi con il compagno storico. Quella persona, dal mio punto di vista, ha scelto di stare male. Perchè nella sua gerarchia dei dolori, valuta che la persona con cui era sposato era la migliore di tutte e la più bella. Se ci pensi, anche tu, hai una gerarchia di valori. Pensaci: quando prendi una scelta, ad esempio, come ad esempio, scegliere un panino, pensi, fra te e te: "cosa mi piace? E, cosa non mi piace?". A volte, capita che non sai valutare quali siano le tue priorità. Per questo il tuo cervello va in tilt e non sa cosa scegliere. Ora, bisogna capire come mai, una persona è caduta in depressione. Magari, quella persona X ti dirà che ha tutto. Un bel lavoro, dei figli, un uomo, una bella casa, una laurea e altro. Magari, però, se vai a fondo, e le chiedi qualcosa in più, avrai qualche informazione in più. Ad esempio, l'uomo con cui si accompagna non la fa stare bene e magari la riempie di corna. È un discorsone, questo. Perchè dovrei anche forniti degli esempi pratici e concreti. Ma in linea di massima, penso sia più una scelta. Non penso che la depressione sia una persona che ti scelga ma penso di più una forma volontaria. In base alla mia esperienza. Non riesco a credere che sia qualcosa piombato dal cielo. Io però non dico che non ci siano cose nella vita inspiegabili. E, mi dispiace molto, non poter fare molto. In mia discolpa dico che mica sono il Padre Eterno. Dico solo che quando c'è un problema, prima bisogna pensare e capire cosa si vorrebbe attrarre nella propria vita. Perchè se c'è una crisi, significa che si vuole cambiare qualcosa. Però, uno si deve conoscere ed essere onesto con sé stesso. Attraverso le domande e attraverso le sue esperienze personali. Per questo dico che è una scelta. Cioè: devi capire primo come funziona la tua testa. Cosa è più importante per te e cosa è meno importante per te. Scrivi, le cose importanti per te e cosa vuoi cambiare. Le scrivi. Senza porti limiti. E, poi, fai un piano per cambiare.
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Messaggioda VeraVita » 17/10/2022, 18:02



Ātman ha scritto:Scusa, ma io non ha capito ancora perché dici che la depressione è una scelta.


Se posso, invece, mi chiedo perché sostieni che la depressione è qualcosa che non si sceglie?
Grazie
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Messaggioda maffo » 17/10/2022, 21:04



Devo dire che per certi aspetti sono d'accordo con il discorso di Veravita, è vero che ci sono delle cose che possiamo cambiare e che influenzano come ci sentiamo, perciò sì, in alcuni casi (in genere i più lievi) la depressione può effettivamente essere una scelta.

D'altro canto però, ci sono anche casi in cui la depressione è causata da qualcosa completamente fuori dal nostro controllo... Non so se avete visto la notizia di quella ragazza Belga che ha chiesto ed ottenuto l'eutanasia perchè soffriva di forte depressione: nel suo caso i sintomi si sono manifestati dopo esser sopravvissuta ad un attentato terroristico.
Ecco in quel caso è difficile dire che lei si sia "scelta" la depressione, e ha subito un trauma psicologico talmente forte che non ha avuto modo di riprendersi in nessun modo.
E poi ancora la depressione può esser causata anche da squilibri nella chimica del cervello su cui, non abbiamo nessun controllo...

Insomma, si può scegliere di stare meglio, ma non tutti ce l'hanno questa scelta.


Io personalmente cado nella prima categoria, quindi forse sono un po' di parte ^U^
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Messaggioda VeraVita » 17/10/2022, 21:53



maffo ha scritto:Devo dire che per certi aspetti sono d'accordo con il discorso di Veravita, è vero che ci sono delle cose che possiamo cambiare e che influenzano come ci sentiamo, perciò sì, in alcuni casi (in genere i più lievi) la depressione può effettivamente essere una scelta.

D'altro canto però, ci sono anche casi in cui la depressione è causata da qualcosa completamente fuori dal nostro controllo... Non so se avete visto la notizia di quella ragazza Belga che ha chiesto ed ottenuto l'eutanasia perchè soffriva di forte depressione: nel suo caso i sintomi si sono manifestati dopo esser sopravvissuta ad un attentato terroristico.
Ecco in quel caso è difficile dire che lei si sia "scelta" la depressione, e ha subito un trauma psicologico talmente forte che non ha avuto modo di riprendersi in nessun modo.
E poi ancora la depressione può esser causata anche da squilibri nella chimica del cervello su cui, non abbiamo nessun controllo...

Insomma, si può scegliere di stare meglio, ma non tutti ce l'hanno questa scelta.


Io personalmente cado nella prima categoria, quindi forse sono un po' di parte ^U^


Purtroppo, no, non seguo la televisione. Mi sento però di dirti due cose: la prima è che per me, non esiste una gerarchia sul dolore. Nel senso, per me, non è corretto dire che A soffre più di B perché gli è successo quello o quell'altro. Ora, non fraintendere. Ci sono cose davvero molto brutte e che neanch'io so spiegare. Come ripeto non ho tutte le risposte. Ma penso che, anche con il discorso di questa ragazza, se si fosse motivata, se avesse trovato una motivazione per vivere, magari, non avrebbe chiesto l'eutanasia. Poi, non lo so. Però, in linea di massima penso che nulla sia caso e che sta a noi cercare dentro noi stessi le risposte. Almeno, questa è stata la mia esperienza di vita. Non impongo il mio pensiero a nessuno ma voglio semplicemente condividere le mie idee. Tutto qui. Buone cose!
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Messaggioda Hystèria » 18/10/2022, 7:53



VeraVita ha scritto:
Ātman ha scritto:Scusa, ma io non ha capito ancora perché dici che la depressione è una scelta.


Se posso, invece, mi chiedo perché sostieni che la depressione è qualcosa che non si sceglie?
Grazie


Vera...perchè è una malattia. Come il raffreddore.
Ha dei sintomi. Ha una convalescenza.
Sai quanto abbiamo dovuto combattere per farci togliere l'etichezza di pazzi e avere delle cure consone? Tutte quelle persone abbandonate e buttate come uno straccio in manicomio? Quanto tempo c'è voluto perchè qualcuno riconoscese il fatto che stiamo male PERCHE' SIAMO MALATI e abbiamo bisogno di aiuto? Quanti studi ancora stanno facendo sul cervello per cercare di capire se qualcuno ha un disturbo e da cosa dipende effettivamente?

A me non va proprio giù che ancora, nel 2022, ci siano individui come te che la devono pensare così. E' anche vero che per te il Covid non eiste e il tumore si può curare con l'acqua, quindi perlomente sei coerente per interno nel tuo caso, ma la negazione delle malattie mentali è ridicola. RIDICOLA. E non me ne frega se Gianfranco Freschini a scritto un libro "il tuo mantra per avere good vibes tutto l'anno e vivere la vida loca". C'è gente che si fa il c*lo per fare informazione e sensibilizzare sull'argomento e voi non provate nemmeno un pochino ad essere comprensivi nei nostri confronti. Io non voglio tirarmi su di morale, io voglio stare bene UNA VOLTA PER TUTTE.
Tu sei libera di consolare come credi ma se ha me da fastidio quello che dici te lo dico e stop.
A volte ti manca proprio l'empatia per capire di cosa ha bisogno l'altra persona e non quello che esclusivamente vuoi tu. Non sto parlando di egoismo, non credo tu lo sia, semplicemente hai poco tatto a volte.
Perchè se tu dici "io ti dico quello che mi pare se non ti sta bene cazzi tuoI" allora quella persona, con tutto il rispetto Vera scusa la pochezza, ha il diritto di mandarti a fare in c*lo.
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