VeraVita ha scritto:Ultimamente, parlavo con mia mamma dicendo che secondo me, questo periodo storico è più difficile rispetto al suo. Lei mi ha sempre detto che i suoi tempi non erano affatto facili. E, per carità. Stavo pensando anche a chi ha vissuto la guerra o delle dittature molto feroci.
La tua domanda richiede un punto di riferimento: più facile o difficile...
rispetto a quando?
- Agli anni '90 con "mani pulite"?
- Agli anni '80 con l'edonismo reganiano, i capelli cotonati e le "spallone"?
- Agli anni '70 con il terrorismo e le manifestazioni di piazza?
- Agli anni '60 con il "boom economico" e la TV in B/N?
- Agli anni '50 col dopoguerra?...
Come già altri hanno detto, ogni epoca ha i suoi pro e contro.
Ma, soprattutto, chi rimpiange il passato di solito è perché ha una "
memoria selettiva": ricorda di quell'epoca solo i pro, e non i contro.
Facciamo l'esempio di chi rimpiange gli anni '80. In fondo non sono nemmeno troppo lontani. Epperò uno che ci tornasse si troverebbe...
- Senza cellulari né smartphone
- Senza Internet
- Senza computer
- Senza TV in streaming o digitale, solo alcuni canali
- Senza aria condizionata
- Con le cure per alcune malattie molto meno efficaci di oggi...
Chi è abituato a tutte queste cose, dubito che non ne patirebbe la mancanza.
Anche se questa società ha molte agevolazioni noto, se non sbaglio, ci sia molta meno umanità rispetto a un tempo. O, forse, sbaglio?
Sbagli

Più di 2000 anni fa, già Cicerone si lamentava: "O tempora, o mores!" ("Che tempi, che costumi!").
Chissà perché, ogni generazione ritiene che ci sia una perdita di valori rispetto a quando era giovane lui...
Già da quando ero bambina io notavo che in generale esistesse poca umanità.
Io continuo a vedere in giro brave persone, disposte ad aiutare gli altri.
Certo dipende da chi si frequenta. Se uno incontra sempre stronzi, magari dovrebbe scegliere compagnie migliori...

Parlo per lo meno delle amicizie. Nel senso che un tempo forse era più facile essere amico di qualcuno visto che si viveva lo stesso triste destino
E' vero che oggi siamo più individualisti, indaffarati e frettolosi rispetto all'era pre-internet. E quindi anche più soli.
Però è sempre una questione di scelte: se uno vuole rallentare, e fermarsi ad annusare le rose, nessuno glielo impedisce.

Oppure, ci si aiutava di più. Adesso tutti guardano il loro orticello.
Ci si aiutava di più perché ne avevamo bisogno, avendo assai meno.
Si diventa sempre più solidali nelle situazioni difficili, ed individualisti in quelle facili.
Il fatto che oggi siamo più individualisti, infatti, conferma che viviamo in un'epoca più "facile" di prima.
Quanto all'orticello, leggiti un po' di storia: vedrai che ognuno si è sempre coltivato il suo.
Però era necessario essere anche solidali, perché nessuno ce la faceva da solo. Oggi invece è possibile, quindi siamo più liberi - e più soli.
Preferiresti tornare ad una dimensione tipo "villaggio"... dove tutti ti conoscono e ti danno una mano... ma si fanno pure gli affari tuoi?

Dove ti dicono cosa devi fare e cosa non puoi fare, quando sposarti, chi sposarti, che lavoro fare...?
Le piccole comunità sono più "calde" ma anche più soffocanti.
Quanto a quella che chiami "umanità" ed ai valori, se leggi l'Antico Testamento (non le storie campate in aria ma le relazioni tra le persone), vedrai che vizi e virtù umane non sono cambiati granché in 3000 anni

Allora come oggi, c'erano gli stronzi e le brave persone.
secondo voi questi tempi sono più semplici (in tutti i sensi, politico, lavorativo, umanistico, artistico e via discorrendo) e perché.
Il nostro tempo è più facile che in passato, ma non è più semplice; anzi è più complesso.
Man mano che il progresso evolve, le cose diventano più facili (per mangiare non devi cacciare il bisonte, basta andare al LIDL

) ma anche più complesse.
Un contadino del 1300, in confronto a noi, aveva una vita semplicissima; noi la troveremmo incredibilmente tediosa.
E prima che qualcuno rimpianga la semplicità del 1300, rammento che è anche l'epoca in cui avvenne la grande Peste Nera, che
sterminò metà della popolazione europea.
Eh, bei tempi semplici. Era anche semplicissimo morire, altroché!

Personalmente credo che, in generale,
il mondo vada sempre meglio.
Ma non è un progresso lineare, è più due passi avanti e uno indietro; e soprattutto ogni progresso ha un prezzo, o degli effetti collaterali.
Se uno tenesse conto di tutti e pro e contro, penso che ben pochi sceglierebbero di tornare indietro nel tempo.
E per chi ha nostaglia di una vita più "naturale" e meno sofisticata, consiglio la visione del fim "Mosquito Coast" con Harrison Ford (1986).
