Paura di andare ad un compleanno

[Sebastian]

Salve, ritorno dopo un lungo periodo nel quale sono stato piuttosto male e solo ora sto cominciando a riprendermi (grazie alla scoperta dei toni isocronici/binaurali, che mi hanno aiutato molto nell'alleggerire la mia depressione). Detto questo, dopodomani dovrei andare ad un compleanno di 18 anni, incredibilmente un mio compagno di classe mi ha invitato, e io ho accettato, anche perché non mi capita un'occasione simile da 5-6 anni ormai. Il problema come al solito sta sempre nella mia testa, è da troppo tempo che non vado a un compleanno, non so come comportarmi, tra l'altro io a un 18 anni non ci sono mai andato, perciò non ho proprio idea di cosa si farà, di come dovrò comportarmi, ho paura di stare zitto tutto il tempo e di fare la solita figura di c***a, ho paura di essere preso in giro da qualche suo amico (lui è un estroversone, ci saranno oltre 80 invitati), cioè, mi pongo il problema anche solo nell'entrare in ristorante, come devo fare? Se lui non mi nota devo andargli incontro e dargli gli auguri? Ma chi me lo ho fatto fare di accettare, se come al solito mi devo fare mille complessi ed andare lì più triste che mai, ad un avvenimento in cui dovrebbe regnare la felicità. Lui è anche abbastanza casinista, io non so fare casino, ho paura che tutti faranno casino ed io starò lì in disparte, penso che alla fine anche il mio compagno si starà chiedendo come diavolo gli è saltato in mente di invitarmi. Che poi sono anche un eterno scontento, se non mi avrebbe invitato avrei fatto l'offeso e lo sdegnato, ora che mi ha invitato mi chiedo perché mi ha invitato...
Ma perché io devo farmi tutti questi problemi? Chissà le altre persone invitate a quest'ora staranno pensando a come vestirsi invece io sto qui a farmi mille film in testa, tutti con un esito finale già visto, e cioè che io son triste e gli altri felici, e tutto questo mi porta ad essere triste davvero alla festa. Insomma, io non posso godermi mai nulla, sembra quasi che per qualche losco progetto io non debba mai essere contento, mai stare in pace per un periodo, il più grande periodo di pace con me stesso è durato 1 giorno e mezzo, sembra quasi un qualche esperimento sugli effetti della depressione su un uomo, e io sono la cavia, oppure un progetto secondo il quale io non debba mai stare in pace in quanto solo essendo infelici si può vedere il mondo per come è, e lo scopo del progetto è proprio quello di analizzare il mondo terrestre, progetto organizzato da qualche entità extra-terreste, non so. Sto di dicendo una marea di cavolate, bah, io vorrei solo vivere come tutte le altre persone normali, perché non posso??

[Never Mind the Bollocks]

Ciao, Sebastian pare che questa sia un'occasione per passare una buona serata. Ovviamente sarai TU l'artefice dell'epilogo della serata, quindi conviene organizzarsi. Poniti degli obiettivi, schiera le tue armi e gioca! Prima di ogni cosa tieni a mente di essere un ospite, in quanto tale mantieni una linea d'approccio cordiale. Se l'invitato non ti nota cerca di emergere, avvicinati, porgi i circostanziali auguri e magari complimentati per la festa in grande stile organizzata. Se hai qualche conoscente anch'esso invitato puoi istituire un branco la storiella dell'unione fa la forza risale al paleolitico quindi, una minima attinenza ci sarà. Nel caso in cui andassi da solo, il mio consiglio è quello di civettare con più persone possibili, scovando pretesti per imbastire conversazioni, bada a non prolungarti oltre modo, ricorda che sei ad una festa. Cerca di assumere un tono sicuro, ciò che il tuo corpo comunica traccia un nostro profilo nella mente di chi ci scruta e condiziona il loro modo di porsi nei nostri riguardi.

[Royalsapphire]

Oltre a quello che ti ha consigliato Bollocks posso dirti di non isolarti mai. Segui il gruppo casinista e goditi la serata. Questa serata potrebbe essere per te il punto di partenza per ricevere altri inviti o comunque per conoscere qualcuno con senti un particolare feeling da sentirti nelle condizioni di invitarlo a vedervi di nuovo
Comunque cos'hai pensato per il regalo?

[ginetto]

immagino si tratti di un tuo compagno di classe...se così, allora, organizzati per andata/ritorno e regalo con qualche altro. ti servirà tantissimo e 'sarai costretto' ad intrattenere una conversazione su un argomento qualsiasi. seppure questo argomento non ti ispiri particolarmente, beh, non startene lì in disparte e in silenzio. trovane un altro, ovviamente non impegnativo, che possa permetterti un dialogo 'soddisfacente'. essendo un 18anni si ballerà di sicuro...beh, buttati in pista, anche solo con una passeggiata a ritmo, non occorre tu sia un ottimo ballerino, anzi la maggior parte dei ragazzi non si muove affatto bene, ma non interessa a nessuno. cerca di stare meno tempo possibile da solo. cogli l'occasione per conoscere gente nuova, e qualche ragazza, che non guasta mai. vai tranquillo, libera la testa da ogni pensiero negativo, e son sicuro ti divertirai tantissimo

[Sebastian]

Grazie per le risposte.
Certo, dentro di me vorrei darmi alla pazza gioia e fregarmene di tutto, però non ci riesco, perché io devo sempre farmi mille problemi per qualsiasi cosa, poi forse soffro anche di fobia sociale, non sono proprio il tipo da attaccar bottone con persone sconosciute, per fortuna ci sono anche altri compagni della mia classe con cui sto bene, però, oltre al fatto che in questo tipo di eventi vengo comunque messo in secondo piano anche dagli "amici", lo stesso può capitare che il mio posto sia lontano dagli "amici" e in mezzo agli sconosciuti, e inevitabilmente finirei per star zitto, neanche bere funziona con me, insomma, tutto ciò che per gli altri funziona alla grande con me non funziona, è evidente che ho qualcosa di sbagliato, o che sono stato fatto di proposito così, penso che sono una delle persone più sfigata del mondo, cioè, sin dalla nascita ho avuto problemi di ogni tipo (fisici e mentali), tuttora ho problemi fisici irrisolti: fimosi, clic mandibolare, tempi di cicatrizzazione lunghissimi, basta pensare che anche una ferita superficiale per guarire ci vuole minimo 1 mese, per questo non potrò mai operarmi di laser agli occhi e mi dovrò per sempre tenere gli occhiali, provate le lenti a contatto e dopo 1 mese di utilizzo l'oculista mi dice che probabilmente non le potrò più mettere perché mi si è lesionata la cornea, in passato ho avuto psoriasi, problemi respiratori, ernia inguinale, neurite del nervo ottico (a causa della quale vedo più scuro dall'occhio destro), in estate un problema cardiaco (ne ho parlato in un vecchio topic), soffro di sinusite, ora ho anche paura perché mi è uscita una pallina sotto al mento (nel "gozzo") e sicuramente mi sto dimenticando qualcosa. Fino a 2 anni fa almeno avevo la salute mentale, ed ora rischio di diventare pazzo, mah, non voglio minimizzare i problemi degli altri che magari hanno grosse malattie che possono portare anche alla morte, ma delle persone che hanno piccoli problemi io penso di essere il n°1, basti pensare che quel problema cardiaco colpisce l'1-2% della popolazione europea , cioè, o sono veramente un mega sfigato oppure qualcuno me lo fa apposta. Tra l'altro non faccio attività fisica da un sacco di tempo e sto tornando il caro ciccione che ero un tempo, basta pensare che oggi sono rimasto chiuso a scuola (a causa di qualche simpaticone di m***a), ebbene, tutti hanno scavalcato il cancello senza problemi, io invece ci ho provato, riprovato ed alla fine mi hanno dovuto aiutare sennò sarei rimasto dentro come un idiota, perché alla fine lo sono un idiota.
Scusatemi lo sfogo, e scusate se sembro il solito piagnone, ma penso che anche voi un'idea di cosa si prova a stare in questa situazione ce l'abbiate, perciò giudicatemi da questo punto di vista.

P.S. Per il regalo ce lo siamo già divisi io e gli altri nostri compagni, anche se l'idea è stata di un mio compagno, ovvero un orologio, regalo scontato e che sicuramente sarà ripetuto anche da altri, ma sinceramente non me ne frega molto, perché io avevo proposto di chiedergli direttamente cosa vuole, tanto chissene della sorpresa se poi il regalo fa schifo, ma gli altri hanno insistito che è un bel regalo ecc. e allora fate come volete.
P.P.S. Gli altri invitati abitano tutti lontani da me, nessuno se lo sognerebbe di venire a prendermi, quindi ci vado con mio padre (che bella cosa, a 17 anni ancora farsi accompagnare dal papino, bah, non so neanche io perché ci vado, sono l'unica persona al mondo che non ci dovrebbe andare a sto compleanno).

[ginetto]

non é poi un problema tanto grave il fatto che ti accompagni tuo padre. Anzi, direi che non c'é niente di male. Il poter andare con qualche altro poteva essere un modo per ritrovarsi meno solo, ma puoi rimediare senza problemi, nel senso che puoi benissimo avvicinarti agli amici, quelli con cui hai un rapporto un pochino più stretto, e lasciarti andare. Capisco le tue problematiche, ma non fare in modo tale che ti uccidino, ti annientino. Nulla deve poterlo fare. Cerca di essere almeno quella sera come vorresti essere ogni giorno, sicuramente più spigliato, aperto e 'casinista'...prendilo come un gioco, una 'recitazione del personaggio che vorresti essere nella vita', senza ovviamente annullare quello che sei in realtà'...magari scopri che ti piace e ti diverti parecchio...
Ritornando sui tuoi problemi fisici, beh, ne parlavo l'altra volta in chat con un altro utente...potresti entrare nell'ottica che c'é sempre qualcuno che sta peggio di te, cercando di vedere quante belle cose hai, e non quante altre non possiedi...in tutti noi c'é una grande qantità di cose bellissime, ma non le vediamo, essendo l'uomo portato a buttarsi giù e a sottolineare solo quello che non va...anche io ho avuto numerosi problemi, ma ne sono uscito proprio dandomi da fare, guardando le cose da n'altro punto di vista. Non ti nego che soffro pur'io di fimosi, molto probabilmente serrata...ne ho parlato con i miei, i quali premono affinché io faccia l'intervento, ma mi imbarazza tantissimo mostrarlo...riguardo sta cosa qui, in che fase sei? Ne hai parlato almeno con i tuoi?

[Moody]

Ciao Sebastian, ci sei poi andato alla festa? Com'è stato?

Sono gli stessi problemi che avevo anche io ai tempi della scuola quando venivo invitata a qualche uscita (pochissime volte a dir la verità, e di quelle pochissime al 99% ho detto di no, non andavo neanche alla pizzata di fine anno)..... il trorvarsi in mezzo a tante persone senza sapere cosa dire, il sentirsi sempre fuori posto e inadeguata...... e dicevo sempre no.

[Royalsapphire]

Com'è andata Sebastian?
Spero bene..

[Meiko]

Ciao Sebastian. Allora sei stato alla famosa festa? Siamo curiosi di sapere come sia andata.

P.P.S. Gli altri invitati abitano tutti lontani da me, nessuno se lo sognerebbe di venire a prendermi, quindi ci vado con mio padre (che bella cosa, a 17 anni ancora farsi accompagnare dal papino, bah, non so neanche io perché ci vado, sono l'unica persona al mondo che non ci dovrebbe andare a sto compleanno).

Che male c'è? A 17 anni non hai mica la patente, come fai ad andarci da solo? Onestamente questa mi sembra una paranoia fuori luogo, forse trascinata da tutte le altre che hai.

[Sebastian]

Sì, alla fine ci sono andato.
E bene, la serata inizia proprio male, perché come al solito non riusciamo a trovare il ristorante e mio padre inizia a urlarmi contro facendomi pesare l'essermi permesso di chiedergli di andare ad un compleanno dopo 5 anni, quindi chiamo un mio compagno che mi da delle indicazioni e alla fine riusciamo a trovarlo. Una volta arrivato inizio come al solito a sentirmi fuori luogo, fino a quando arriva un mio amico con cui mi trovo "bene", e con cui riesco a parlare un po. Dopodiché ci sediamo ai tavoli, io resto per ultimo (come sempre), e questo mio amico, non so se per pena, decide di trovarmi un posto in modo da poter stare vicini. Poi sono iniziati ad arrivare i piatti, ed essendo un buffet, veniva posizionato un piatto per tavolo, tanto che a stento riuscivamo a prendere un assaggio ciascuno (eravamo quattro persone per tavolo), per fortuna tra le bevande c'era anche la birra, io ne ho bevute due, e dopo sono riuscito ad essere un po più sciolto e a scherzare di più (anche con persone sconosciute, che per tutta risposta però mi ignoravano ), poi hanno fatto il gioco del Cervellone, che era una sorta di gioco in cui si dovevano formare delle squadre alle quali veniva dato un telecomando e si doveva partecipare ad una sorta di quiz interattivo, solo che i calcoli erano stati fatti male, e 2 persone sono rimaste fuori, indovinate chi? Io e il mio amico, che per stare appresso a me è rimasto fuori, e mi sono sentito un po in colpa. Arrivata la mezzanotte questo mio amico se ne va, in quanto un altro nostro compagno se ne deve andare per suoi motivi ed è anche lo stesso che gli deve dare il passaggio fino a casa, perciò chiedo di poter andare a casa anche io con lui, ed acconsente, perciò una volta arrivato a casa mio padre, quasi per ringraziare Dio (perché non avrebbe dovuto tornare a prendermi), mi dice:"Sei tornato con un tuo amico? Va bene, posso andare a dormire". Così finisce la serata. A dire il vero, vedo più lati negativi che lati positivi, ma non mi pento di esserci andato, può farmi bene per altre eventuali uscite.