Mi riconosco in parte dei vostri discorsi..
Bisogna fare almeno 2 distinzioni, analizzando a fondo sarebbero sicuramente di più ma in questo caso bastano 2.
A parer mio le persone che state descrivendo (voi stessi immagino) non sono realmente cattive. Fa tutto parte dell'egoismo umano intrinseco in ognuno di noi. Se stiamo male possiamo solo reagire o non reagire. Il voler distruggere o fare del male a qualcuno quando noi stessi stiamo male è solo un modo di reagire. Se non siamo capiti, vedere o sapere delle sofferenze altrui o anche solo pensare di trasferire le nostre sofferenze a qualcun altro a volte ci fa stare meglio. E che c'è di meglio di stare un po' meglio (scusate il gioco di parole

) quando si sta male? Capita anche a me di fare dei pensieri veramente orribili su altre persone ma dopo mi sento ancor peggio perché penso che, in fondo, tutti abbiamo i nostri problemi e le nostre sofferenze. Non è detto poi che il nostro motivo di sofferenza abbia lo stesso effetto su un'altra persona. Il dolore, la sofferenza psicologica sono puramente soggettivi. Il termine stesso psyche descrive la totalità della mente umana, conscio e subconscio. Quello che accade nella nostra mente è nostro e soltanto nostro.

Basta che i brutti pensieri rimangano tali
Altre categorie di persone come ad esempio quel signore che, non molto tempo fa, ha sterminato una famiglia torturando un bambino di 12 anni davanti ai suoi genitori, uccidendolo e poi uccidendo loro..beh quelle si che sono persone cattive fino in fondo.
Ci sarebbe da scrivere un tema al giorno su questo argomento!