Presentazione, "depressione", smarrimento
xxmarghexx ha scritto:Sono abituata a tenermi tutto dentro. Perchè sono timida, riservata ed introversa e perchè sono, ahimè, orgogliosa.
E perchè sono abituata alla solitudine e all'implosione da sempre.
xxmarghexx ha scritto: Sono strana, certo! A volte metto in dubbio persino il mio nome e la mia età
Anch'io esco sempre col canexxmarghexx ha scritto:Richetto: grazie anche a te!
Silent Rain: ti do ragione, in linea generica ce l'hai.
E forse (correggimi se sbaglio) tu mi scrivi questo in risposta alle righe in cui mi confessavo sorpresa positivamente dal sostegno emotivo rispetto ai consigli pratici.
Vorrei spiegare questo punto. Sono d'accordo con te sul fatto che è necessario fare qualcosa per riprendere in mano la propria vita.
Ma secondo me ci sono delle considerazioni da fare. Non come pretesti per non fare nulla, bensì come riscontri reali e pratici, almeno per quanto mi riguarda.
Il primo è che siamo soggettivi. Ognuno con un carattere e un vissuto unico. Per questo, secondo me, e questo è solo il mio punto di vista, dispensare consigli "preconfezionati" a chiunque, senza conoscere la persona o averci letto qualche riga, non ha molto senso. Per questo ho ammirato il fatto che qui non l'abbia fatto nessuno come si tende a leggere altrove.
Il secondo è che ci sono momenti della vita dove ti senti completamente risucchiato da tutte le energie. E' vero che siamo anagraficamente e fisicamente giovani, ma se il cervello è stato totalmente sfruttato, c'è un bisogno fisiologico di tempo per rimprendersi. E ti mi dirai "non è stando chiusa in camera che ti riprendi", e hai ragionissima. Ma non è nemmeno costringendosi ulteriormente in qualcosa in cui non ce la fai più che ti rialzi.
Ho passato anni troppo difficili per la mia portata. Sono reduce di periodi prolungati di notti insonni, incubi, preoccupazioni, di lutti, di drammi emotivi. Anni in cui accumulavo il senso di vuoto con quello di frustrazione nel cercare ossessivamente un lavoro, ogni singolo giorno per ore senza ottenere mai nulla. In cui non riuscivo a evitare il confronto con i miei coetanei che nel frattempo si costruivano una vita, un futuro. Certamente faticando, ma anche riuscendo nelle loro fatiche. Io, diversamente, risultavo fallimentare già da me, unito al confronto, ai miei difetti, è arrivata l'arresa. E a parte un paio di persone (di cui una persa) sono stata completamente sola in tutto questo percorso.
Questo non è per dire che non voglio fare niente. Lamentarmene e non reagire.
Dico che in questo periodo della mia vita sono molto stanca, sono esausta. Fatico a raccogliere la forza per alzarmi dal letto.
Non per questo non lo faccio. Non per questo non esco di casa. Non per questo non continuo a cercare, seppur più blandamente, un'occupazione o non provo ad inventarmene una, se è per questo ne penso una al giorno, se solo avessi liquidità e coraggio.
Non per questo non porto a spasso il mio cagnolino, a dire due sciocchezze con i "padroni" (che brutta definizione!) degli amichetti che incontra per strada. Non per questo provo con grande sforzo a stamparmi un sorriso, ad essere gentile quando dentro di me c'è un gran vuoto. Ma sono comunque in una fase di stanchezza.
Certo, ci vorrebbe grinta. Ma temo che quella appartenga più ad un tratto caratteriale che alla volontà. Una persona che tendenzialmente si abbatte facilmente di solito riesce a raccogliere un pò di grinta, ma perde in costanza.
Tutte queste mie visioni non intendono essere una "scusante" per non fare nulla, crogiolarsi nel malessere e nell'autocommiserazione, cose che tra l'altro quando si tratta di me stessa mi imbarazzano molto prima che il fastidio arrivi agli altri, bensì perchè non è possibile ignorare quello che si vive. Bensì andare a tentativi con delle personali "strategie" per provare a superarli. E a volte occorre fermarsi un pò, disintossicarsi dall'ossessione di certi pensieri e certe azioni che più che alla buona riuscita portano alla pazzia!
Spero di averti risposto senza sembrarti scortese o presuntuosa. Vale solo per me, tutto quigrazie comunque dell'intenzione di "spronarmi" ma in questo momento sento il bisogno di vivermi il dolore nella speranza di elaborarlo e smaltirlo un pò alla volta, come quando ti viene da piangere e finchè le lacrime non escono tutte, non riesci a non pensare ad altro. Ho fatto un'indigestione di dolore, temo.
xxmarghexx ha scritto:Ori: te lo auguro, se è ciò che desideri
xxmarghexx ha scritto:Birillo, purtroppo non potrò mai più "andare a scuola" se con questo intendi un percorso universitario. La situazione familiare, oltre che economica non me lo consente proprio. Per fortuna però alle elementari mi hanno insegnato a leggere, non ho scordato come si fa e i libri traboccano nelle biblioteche e nelle librerie, ambienti che tra l'altro adoro!
Uh, dimenticavo, grazie per le istruzioni!!
xxmarghexx ha scritto:E per certi versi ammetto anche che non mi dispiaccia troppo esserlo.
Torna a Forum sulla Depressione, sul Dolore, sulla Tristezza e i Disturbi dell'Umore
Visitano il forum: RyanTheNorthman e 3 ospiti