Matteo il cercatore ha scritto:Ormai per me è finita .
Vado al mio destino.
Tra massimo 2 settimane non sarò più qui a rompervi.
Se potete dissuadermi fatelo adesso o tacete per sempre.
Chi s'abbandona al dolore senza resistenza o si uccide per evitarlo abbandona il campo di battaglia prima di aver vinto.
A volte ci vuole più coraggio a non suicidarsi che a suicidarsi.
Certo può sembrare più facile morire che sopportare con fermezza una vita dolorosa.
Sbarazzarsi della vita è sarebbe privarsi del piacere di riderne.
Il suicidio è irrazionale perché, rinunciando alla vita a causa del disgusto che essa mi provoca, io mostro di avere un concetto errato dello scopo della mia vita, supponendo che serva al mio piacere, mentre essa ha per scopo, da un lato, il mio perfezionamento personale e dall'altro la cooperazione all'opera generale che si compie nel mondo.
Il dono della serenità è nascosto nel cuore di ciascuno di noi.
Della vita non bisogna temere nulla. Bisogna solo capirla.
Il miglior antidoto al dolore è il lavoro, fa qualcosa, studia, crea, impasta, fai giardinaggio.
Un Consiglio che una volta udii dare a un giovane: "Fa' sempre ciò che hai paura di fare".
Non devi cercare di fare in modo che le cose vadano come vuoi, ma accettare le cose come vanno: così sarai sereno.
Non sono i fatti in sé che ti turbano gli uomini, ma i tuoi giudizi che gli dai ai fatti.
Quando si è tristi bisogna mescolarsi alla folla. Altrimenti La solitudine nutre i pensieri cupi.
Per sconfiggere la forza di emozioni negative, quali rabbia e odio, tristezza, uno dei metodi più efficaci è quello di coltivare emozioni a loro opposte, e cioè amore e compassione.
Più deciso è il nostro atteggiamento altruistico, più coraggiosi diventiamo. Maggiore è il nostro coraggio e minore è il potere che lo scoraggiamento e la perdita di ogni speranza hanno su di noi.
Minimizza le tue preoccupazioni fino a quando non diventa automatico: questo raddoppia la durata effettiva della tua vita... e ti dà quindi il tempo di goderti le farfalle, i gattini e gli arcobaleni.
Contro le infamie della vita le armi migliori sono il coraggio, l'ostinazione e la pazienza. Il coraggio fortifica, l'ostinazione diverte e la pazienza dà pace.
Non aver paura della vita. Credi invece che la vita sia davvero degna d'essere vissuta, e il tuo crederci aiuterà a rendere ciò una verità.
È meglio impiegare la nostra mente a sopportare le disgrazie che ci succedono che a prevedere quelle che ci potranno succedere.
Anche l'ora più nera ha solo 60 minuti.
La vita diventa una cosa deliziosa, non appena si decide di non prenderla più sul serio.
Dei dolori che toccano in sorte agli uomini, sopporta la tua parte con pazienza.
Non avere mai paura dell'ombra. È lì a significare che vicino, da qualche parte, c'è la luce che illumina.
Quando qualche disgrazia ci minaccia, consideriamo seriamente e deliberatamente cos'è il peggio che ci possa capitare. Dopo aver guardato in viso la possibile disgrazia, procuriamoci delle solide ragioni per pensare che, dopo tutto, non sarebbe poi una cosa tanto grave. Tali ragioni esistono sempre, poiché anche nel peggior dei casi nulla di quello che ci può capitare ha un'importanza cosmica. Quando avremo guardato coraggiosamente in faccia per qualche tempo la possibilità peggiore, e ci saremo detti con genuina convinzione: «Be', dopo tutto, non importerà poi molto», vedremo la nostra ansia scemare
straordinariamente. Può essere necessario ripetere il processo più di una volta, ma alla fine, se non si è rifuggiti dal considerare sotto tutti i suoi aspetti la peggiore soluzione possibile, si vedrà la propria ansietà scomparire, per essere sostituita da un senso di sollievo.
Il mezzo più sicuro per non essere molto infelici è la rinuncia a pretendere di essere molto felici.
Sono più le cose che ci spaventano di quelle che ci minacciano effettivamente, e spesso soffriamo più per le nostre paure che per la realtà.
Non renderti più gravosi i tuoi mali, non opprimerti con i lamenti: il dolore è leggero se non lo accresci con la tua suggestione.
Non abbandonarti alla tristezza, non tormentarti con i tuoi pensieri. La gioia del cuore è vita per l'uomo, l'allegria di un uomo è lunga vita. Distrai la tua anima, consola il tuo cuore, tieni lontana la malinconia. La malinconia ha rovinato molti, da essa non si ricava nulla di buono.
Il nostro dovrebbe essere una sorta di lavoro da ostriche: fare di ogni dolore una perla.
Non si può piacere a tutti. Ma in questo non c'è niente di strano. Anche Zeus, che mandi la pioggia o la neghi, non a tutti piace.
Che gli uccelli dell’ansia e della preoccupazione volino sulla vostra testa, non potete impedirlo; ma potete evitare che vi costruiscano un nido.
ciao
