da Miss Elphaba » 30/12/2014, 10:51
Il titolo dice tutto. È la frase che ho detto a mia madre quando mi ha chiesto di spiegarle come mi sento. Ed è vero. Io sono completamente morta. Non ho più la forza di fare niente, anche alzarmi la mattina è diventato un ostacolo quasi insormontabile. Ma per capire il perché, è meglio fare un passetto indietro. In seconda media ho cominciato ad essere vittima di bullismo: all'inizio erano solo prese in giro, ma in terza media sono iniziate le botte, gli sputi in faccia, le esclusioni totali dalla vita di classe. Quando passavo per i corridoi vedevo la gente che puntava il dito verso di me e in sala mensa all'ora di pranzo nessuno si sedeva nei primi due posti alla mia destra e alla mia sinistra. Era una situazione orribile e nessuno mi aiutava. I professori non erano dalla mia parte e i miei genitori un po' mi sostenevano, un po' minimizzavano. Ero così disperata e depressa da arrivare a farmi del male: avevo il braccio destro completamente coperto di tagli. Mi rendevo conto che era una cosa stupida, ma non avevo altro modo di sfogare la rabbia e il disprezzo che avevo verso il mondo (e verso me stessa). Anche dopo che sono finite le medie ed è iniziato il liceo ho continuato a soffrire per quanto mi era successo, non sono mai riuscita a liberarmi di quel dolore. I voti hanno cominciato a calare in picchiata e così la mia autostima. In prima superiore ho avuto i primi attacchi di panico, sia a scuola sia in luoghi affollati. In seconda superiore non riuscivo più nemmeno ad alzarmi al mattino né ad uscire di casa, a scuola non parlavo mai e andavo totalmente in paranoia se qualcuno si avvicinava o mi toccava. I compagni mi guardavano strano perché una volta ho tirato un calcio ad un poveretto che mi aveva preso per la vita da dietro. Insomma, ero fuori di testa. Quest'anno le cose non vanno meglio: mi sono imposta di accettare un po' i contatti altrui, anche se detesto ancora stare troppo vicino alla gente e preferisco stare da sola, e il mio vuoto interiore è aumentato in maniera spropositata. A scuola non riesco a stare attenta, ma non perché viaggio con la mente: proprio non penso a niente, se mai è possibile. O meglio, non riesco a pensare. Lo stesso quando sono a casa e devo studiare, non c'è verso che riesca a focalizzare l'attenzione sul libro. Le conseguenze le potete immaginare. Per mantenere la mente in uno stato di semi-coscienza provo a leggere o ad ascoltare musica, ma dopo un po' mi azzero, perdo la voglia. Perfino cantare e recitare, due delle mie passioni più grandi, non mi donano più alcun piacere. Non ho nemmeno più voglia di fare teatro con la mia compagnia. Un giorno, mentre litigavo con mia madre (lei era ripartita all'attacco con la solita solfa che sono un'ameba, che non faccio mai niente, ecc.) finalmente sono riuscita a gridarle in faccia quello che non avevo mai detto: "Sono morta dentro, c***o!" Lo sguardo che aveva non lo dimenticherò mai. Così adesso mi hanno mandato da una psicologa, e spero che mi servirà a qualcosa. Ma ogni giorno lotto con questo dolore persistente, senso d'impotenza e di morte che opprime tutta la mia vita. E ho solo 17 anni. Sento che questa non è la normale malinconia dell'adolescenza, è qualcosa di più, qualcosa che mi rende impossibile fare perfino le cose più basilari come uscire di casa o alzarmi ad un'ora accettabile al mattino. Questa in sintesi è la mia vita. Voi che ne pensate? Se avete domande non esitate a chiedere.
There's only us, there's only this
Forget regret, or life is yours to miss
No other road, no other way,
no day but today~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
È giusto che oggi sia Halloween. Era la festa preferita di Angel... Sapevo che ci saremmo piaciute non appena l'ho vista. Una volta c'era uno skinhead che le stava dando fastidio; allora lei gli si è piazzata davanti e gli ha detto: "Sono molto più uomo di quello che tu sarai mai, e molto più donna di quelle che ti farai"
~ Mimi Marquez ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
VIVA LA VIE BOHÈME!