Ciao, mi sono iscritta ieri ed ho letto molte delle vostre storie. Ho pensato che adesso tocca a me raccontarmi almeno un pò. In realtà non so bene da dove iniziare perché i pensieri ed ricordi si confondono nella mia mente. Sarà che la mia vita l'ho vissuta intensamente, sarà che, come ogni vita, c'è sempre troppo da raccontare, anche se a volte non ci sembra così.
Inizio con il dire che ho 27 anni e che, mio malgrado, dopo svariati anni, son tornata a vivere con i miei. Non si sta malissimo in casa, adesso, loro son cambiati ed io anche tanto. Frequento l'università e sono già laureata alla triennale, contando solo sulle mie forze, sia economicamente, sia moralmente. I miei, nascondendosi dietro il fatto che sono genitori "moderni" ed "aperti", hanno sempre lasciato a me e mio fratello la possibilità di scelta, ed è bello finché questa possibilità non si trasforma anche nella scelta di sbagliare ripetutamente per poi dover raccogliere i cocci e sistemare tutto, sempre in completa solitudine (che i miei continuano a chiamare libertà). Stranamente nell'ultimo periodo il rapporto è migliorato anche con mio padre, sarà che sono grande, sarà che lui sta invecchiando o sarà il fatto che adesso, finalmente ho accettato il fatto che non stimo questo uomo e non lo stimerò mai. D'altra parte, mica ci possono piacere tutti!! Tornando a me, sono stata definita dal mio terapeuta una "donna guerriera", infatti all'apparenza sono forte, piena di amici, di idee liberali e spessissimo al centro dell'attenzione in molti situazioni, estroversa e, a tratti brillante. Insomma, le persone che mi conoscono all'inizio mi adorano e, a volte, mi stimano. Tuttavia basta osservarmi meglio per capire che sotto questa maschera, si cela un fascio di nervi, pronto ad esplodere nel momento più inaspettato. Solo chi mi conosce bene sa che per anni, questa mia profonda malinconia, questa mia tristezza e questa mia rabbia, mi ha più volte portato a rifugiarmi nell' abuso di alcool e droghe. Ora questa fase sembra passata, l'ho fatto per anni e tutto ciò mi ha portato solo a peggiorare la mia situazione (tendenze masochiste, depressioni seppur brevi etc). Allora, ho chiesto al mio psicologo, la donna guerriera dove è? Esiste davvero? Soffrendo di forti sbalzi di umore e percependomi a volte totalmente in negativo ed altre una super donna, a volte la scorgo e penso che potrei spaccare il mondo. Ma non ora. Non in questo periodo. Sarà che, dopo un periodo di qualche mese vissuto in Germania, son tornata perché non mi andava di avere troppe situazioni in sospeso e volendo finire il prima possibile la magistrale mi son messa sotto con lo studio, ok do un esame e prendo il massimo dei voti e poi, il nulla! Leggo e non capisco, l'esame è interessante, ma dimentico pagina dopo pagina, non esco più (io, che son sempre stata piena di amici e compagnia!), perché non mi va neanche di alzare la cornetta e chiamare una qualsiasi persona(ormai ben poche la maggior parte si sono trasferite altrove), tv, pigiama e libri. Come se non bastasse, sto lentamente allontanando a me anche amicizie forti e salde, lentamente, senza rendermi spesso conto del fatto che passo dopo passo mi avvicino al nulla.
Ultimamente ho tentato di rifugiarmi nella complessa storia che ho avuto per 8 anni con un uomo più grande di me di 10 anni, una storia fatta di passione, addii, lacrime, riconciliazioni, atti di violenza da parte di entrambi, una storia dove comunque lui c'è sempre stato, anche se doveva farsi 70 km in piena notte per me, solo perché ero triste in quel momento. Per la prima volta, dopo 8 anni, lui non c'è, non vuole più esserci. Io non lo biasimo e non sono più innamorata, ammetto anche che mi ha fatto innervosire il fatto che non sia corso da me come sempre ha fatto, ben cosciente di avere, io, una morale ambigua. Tuttavia questo mi ha fatto sentire sola come non mai. In questi anni sono sempre stata io ad entrare e uscire dalla sua vita come volevo(e lui comunque me lo ha permesso), a volte per insoddisfazione, a volte perché diventava insostenibile per entrambi, altre volte per mie passioni momentanee verso altri uomini. E come posso avercela con lui, ora? Comunque ci siamo fatti abbastanza del male a vicenda ed ora dovrei essere solo felice di essermi liberata di questa dolorosa zavorra, eppure, non è così.
E così, sempre più sola e chiusa in casa, mi rifugio nei ricordi, gli anni passati in terapia, quelli passati ad alterare la percezione della realtà, il periodo tedesco, i giorni felici con il mio ex, quelli meno felici, traumi e gioie, scandagliando tutto, senza fare ciò che davvero vorrei e dovrei: vivere appieno il presente.
E così, eccomi qua, questa è una piccolissima parte di me. Un saluto a tutti!