Un'altra inutile, inspiegabile notte insonne...mi sono svegliata dopo meno di 5 ore per studiare, ma strani crampi alla pancia e alla schiena mi hanno svegliata ancor prima del suono della sveglia, mi contorcevo nel letto come un animale. Fortunatamente mia madre se ne è accorta e mi ha aiutato ad alzarmi, quando sembro stare meglio studio un pò, ma poco prima di pranzo, inesorabile il sonno scende e arrabbiata, come ci si sente arrabbiati appena svegli, mi alzo e mangio pochissimo, stomaco chiuso, nervi alle stelle. Tento di calmarmi e decido di accettare l'invito del mio ex a prendere un aperitivo (beh, lui mi conosce e magari trova anche qualche parola buona per me), mi dà un appuntamento freddo, scostante e perentorio. Gli dico di lasciar perdere e mi rimetto sui libri. Torna mio padre da lavoro e in casa si avverte una certa tensione (forse creata da me?), inizia a darmi fastidio qualsiasi rumore, anche i più impercettibili, una macchina che passa con la lentezza tipica domenicale, mia madre che sposta una sedia, il tic tac dell'orologio, concentrazione zero. Ok, capisco che c'è un problema e sono io, mi ritiro nelle mie stanze, la pancia inizia a farmi nuovamente un pò male e mi metto sotto le coperte. Non riesco a studiare, non mi interessa, eppure l'argomento è fico,allora come farò quando dovrò dare quell'esame noioso? Oddio,no, statistiche, io con i numeri mi perdo (discalculia? probabile!), questo capitolo è difficilissimo, non mi laureerò mai, mio dio son così vecchia, fallita! fallita! smettila, sai perfettamente che rimandare l'esame di un mese non cambierà niente..e quell'esame del 2010, non ricordi? Fallita! Il cervello va da solo, il corpo si irrigidisce, vorrei tornare a quando facevo fitboxe, devo prendere a pugni qualcuno o qualcosa, ne ho bisogno, tento di calmarmi e pensare a qualcosa di bello, ma tutto quello che vorrei o non è qua o non posso averlo ora o non lo conosco. Sento una macchina, mi sveglio, guardo l'orologio e son quasi le 19, è arrivato mio cugino adolescente e in piena crisi ormonale dedito al "rompere le scatole al prossimo, soprattutto alla sua cuginona preferita", mi fa ridere, almeno qualcosa di buono oggi. Mi alzo dal letto, un messaggio di una mia amica che mi invita a cena per domani sera ("Io, per festeggiare ceno con tizio e caio, ma se ci sei anche te, faccio i fuochi d'artificio"), mille dubbi, vado, non vado, se rimango e non studio (ormai ho deciso, l'esame non lo do) mi odio, ma devo punirmi in qualche modo! In realtà nel pomeriggio ero stata prima io a chiederle se avrebbe festeggiato, mi avrebbe invitata? Aveva preso per buona la mia risposta precedente alla quale avevo già detto di no? Quante paranoie..ok, vado così vedono tutto il mio dolore o forse no? Forse sono una pessima amica. O lo sono loro? Basta!
Rimango sola con i miei, ceniamo prestissimo in un silenzio glaciale, ognuno un pò arrabbiato, ma in realtà nessuno ce l'ha davvero con l'altro. Ora eccomi qua a scrivere di questa giornata un pò pesante.
Spero la vostra sia migliore!