ho bisogno di sfogarmi..

[manutellina]

A dir la verità sono giorni che penso a un discorso da scrivere, ma non ci riesco.. uno sfogo è spontaneo, si scrive quello che passa per la testa e di cose in questo momeno ce ne sono tante!!!! non so da dove iniziare. Sono alcuni anni che vivo in una strana situazione che mi è difficile da spiegare. Premetto che sono una ragazza che ha sempre avuto poca stima di se stessa (da piccola venivo sempre presa in giro dai miei compagni), non ho molti amici, non sono un animale da festa ma sono sempre stata la brava figlia di mamma e papà, ho sempre fatto tutto ciò che volevano, a scuola andavo molto bene ma non tanto perchè mi piacesse studiare, quanto per far felici loro, ed era nella loro felicità che trovavo più fiducia in me stessa e mi sentivo più forte. Poi, all'improvviso, quella bella casetta stile mulino bianco, che era la mia famiglia, mi è crollata addosso. Liti spaventose in continuazione, io che dovevo mediare per far calmare le acque e invece ci finivo sempre in mezzo, rivelazioni indesiderate ecc.. Per farla breve, sono finita dallo psicologo per più di un anno. Ci ero andata per me ma è servito solo a risolvere la situazione tra i miei (che è comunque tanto) ma non per farmi uscire da un blocco mentale in cui mi sono ritrovata. Quando iniziò il tutto, io frequentavo il secondo anno di università, e ad oggi avrei dovuto finire da molti anni ma invece mi ritrovo sulla soglia dei 27 anni a non aver neanche concluso una cxxxx di triennale e non ho neanche un lavoro, vivo lo stesso a casa con i miei, è mio padre che mi paga le tasse, e non ho nulla per potermi costruire un futuro. Ovviamente i miei genitori me lo fanno notare e anche pesare, come se non bastasse c'è anche la mia coscienza che mi fa sentire in colpa, inutile, un peso enorme. Vivo come in una specie di limbo: mi sveglio la mattina e faccio tutto quello che faccio per inerzia.. mi sento vuota, senza più desideri, sogni, voglia di vivere.. sono diventata molto negativa e basta un niente per farmi piangere, ma soprattutto, ho paura. Paura di tutto, di affrontare la vita, di soffrire ancora, di rapportarmi con le persone, non esco quasi mai (non mi piace stare in mezzo alla gente per paura di domande scomode sulla mia situazione e non ho più scuse da inventare sull'università), ed è per colpa di questa paura (insieme al fatto che non mi sento più motivata da niente) che non riesco a fare gli esami ed andare avanti.. studio, mi preparo bene ma poi il terrore mi immobilizza e non faccio più nulla.. I miei genitori questo non possono capirlo, anche perchè io con loro non riesco più a parlare ormai, è una porta chiusa. Lo psicologo non posso più finanziariamente permettermelo.. se solo avessi un lavoretto, forse mi sentirei un po' meno in colpa, ma non ho neanche questo.. non ho amici con i quali parlare ma ho un ragazzo che cerca di aiutarmi a modo suo ma invano. Purtroppo mi capita sempre più spesso di pensare di farla finita.. penso che se non esistessi sarebbe meglio per tutti, vorrei non essere mai esistita, ma poi penso anche che forse sarebbe solo l'ultimo atto di egoismo per far star male la mia famiglia, e non ho il coraggio di farlo. Mi sento una fallita, una che non ha combinato mai nulla di buono e non so come uscire da questa situazione.. non so come si fa..

[Royalsapphire]

Ciao Manu.
Ti capisco. Ma ricorda che essere tristi fa vedere la realtà molto piu disperata di quella che è.
Adesso sto andando a letto. Ma ti risponderò presto in maniera approfondita.
Mi raccomando cerca di dormire tranquilla. Risolveremo tutto.
Un abbraccio forte e un bacino

[seven]

Ciau manu,
capisco come ti senti, anche io cerco di uscire da una situazione simile/uguale alla tua ... ho 23 anni e sono al 5 anno di ingegneria( terzo fuori corso), dopo 2 anni quasi perfetti di università sembrava dovessi finire subito e laurearmi in pari, ma invece tra problemi di famiglia e salute ... pian piano ogni cosa è iniziata a diventare piu complicata e difficile... fino ad arrivare al punto in cui mi ritrovo ora a dover rincorrere tutto e tutti , e non avere nè la voglia nè la grinta nè il desiderio di fare niente, se pure ci provi in continuazione, ma nonostante ciò... ad esempio per fare quello che un paio di anni fa facevo normalmente ora mi ci vuole il triplo della fatica e del tempo e ... molto spesso non si vedono i risultati come se avessi solo sprecato altro tempo..
anche io sono molto timido e riservato e non mi piace molto aprirmi con le altre persone , sono di natura molto diffidente, e ho iniziato a isolarmi sempre sempre di piu e ad allontanare anche quelli che in un certo modo posso chiamare amici , anche se solo superficialmente... credo di non essermi mai aperto a nessuno parlando di me stesso e di come mi sentivo e di come mi sento ora...
l'unica a cui ne avevo parlato è la mia ragazza ( ora ex credo xD) , cercava di aiutarmi con le solite frasi fatte , "arriverà il tuo momento, cè la farai"... blabla solite cose , ma ovviamente non poteva capire come mi sentissi...
poi non so se vale per te, ma il continuo confrontarsi cn il me stesso di prima, che ero felice e spensierato ed avevo ben chiaro cosa volevo e dove volevo arrivare nella vita, mi " demoralizza" ancora di più perchè non ho più quelle convinzioni di fare qualcosa di grande nella mia testa..
e anche il confronto con i coetanei che si sono già laureati,che lavorano, che hanno messo su famiglia e stanno per diventare genitori ... quando ci penso mi sento veramente triste... e poi quando li incontro faccio finta di non vederli cosi non sanno che sono ancora bloccato in questa specie di circolo vizioso cosi da non dover dare nessuna spiegazione e sentirmi ancora peggio di quanto mi senta...
Non avere un lavoro , vivere con i miei genitori , dovermi far pagare le tasse e le spese universitarie per qualcosa che non so se riuscirò mai a finire ... è veramente una brutta sensazione ... e a volte ho i sensi di colpa nei loro confronti anche.. mi invento scuse sugli esami, ogni volta dico manca poco manca poco ... ma non è cosi...
Anche io ho considerato l'alternativa del lavoretto, ma al giorno d'oggi e in questo paese poi non è facile da trovare... aiuterebbe a riconquistare un po' di fiducia in se stessi e potersi pagare almeno le tasse da solo.
L'unica cosa che per il momento che mi fa andare avanti e il pensiero che passo dopo passo anche se ci metto altri 1 o 2 anni riuscirò a finire l'università e concludere ciò che un tempo mi piaceva, e dopo tutti questi anni non è ragionevole mollare tutto...
Mi piacerebbe avere quella spensieratezza e felicità con le quali affrontavo ogni giorno... e non sentirmi uno schifo come mi sento ora ogni giorno , e che quando esco di casa faccio finta che vada tutto bene, con un sorriso finto che maschera un enorme dolore.. e senza avere nessuno con cui parlare che possa almeno capirmi in parte..

[Bonifacio]

[manutellina]

benvenuto sevendreams! sai.. le tue parole sembrano le mie.. mi ritrovo in tutto quello che hai scritto e mi dispiace sapere che c'è qualcun altro che sta male come me.. ma dobbiamo uscire da questa situazione.. ancora non so come però..
Quando dici che ti confronti sempre con il te stesso di prima.. beh lo faccio anch'io.. tutti i giorni, mi guardo allo specchio e vedo un'altra persona, non mi riconosco, non sono quella che avrei voluto essere. Quando ero più ragazzina sognavo di diventare qualcuno (non intendo famosa), di diventare una persona importante, una donna con gli attributi, di farmi valere insomma. Volevo riscattarmi perchè da sempre sono stata cresciuta dai miei genitori in competizione con tutti, venivo continuamente paragonata agli altri, dovevo essere la migliore, e quando non ci riuscivo stavo male. Come ho scritto anche prima, non ho mai avuto molti amici, ancor meno sinceri, in molti mi prendevano in giro. Anche nella mia famiglia venivo continuamente sminuita, tutto quello che dico, penso o faccio non va mai bene.. ed ora.. ho la stima di me stessa sotto i piedi. Inoltre è come se il tempo dentro di me si fosse fermato, o meglio, vivo tutto a rallentatore mentre fuori, per gli altri, il tempo scorre veloce. E così, come hai scritto anche tu, un giorno ti ritrovi con qualche vecchio amico che si sposa o che aspetta un figlio, in diecimila si sono laureati (anche il più somaro dei tuoi ex compagni.. e ti viene da chiederti come sia possibile) e io ho mio padre che non perde occasione per farmelo notare..
Anch'io come te mi dico sempre che piano piano riuscirò a finire l'uni, sono anni ormai e non è ancora successo, trovo più difficoltà di quelle che mi sarei aspettata e nessuno mi capisce.. Di lavori ce ne sono pochi e le tasse universitarie aumentano a dismisura.. proprio questa settimana mi scade la seconda rata che è arrivata ormai a superare di un po' i 500 euro e non so, non trovo il coraggio di affrontare mio padre.. vivo con l'ansia e scoppio in lacrime solo a pensarci.. Dio solo sa quanto mi sento in colpa..

[kathellyna]

benvenuti.

[ivandal]

Ho letto le vostre 2 storie. In realtà state ingigantendo il problema, anche se vi fa onore essere così onesti verso voi stessi e gli altri. Però state esagerando. Laurearsi non è la cosa più importante di questo mondo e neppure avere un lavoro. Al giorno d'oggi è difficile per i giovani trovare un impiego, ma non è colpa vostra. Datevi da fare, provate a dare gli esami, questo si, ma non fate i paragoni con gli altri, perché tempo per fare la vostra vita ne avete ancora tanto.

[seven]

Le solite frasi superficiali fatti... dati da fare prova.. non paragonarti agli altri...
Non credo che si esageri sai. Se avere un lavoro, un qualcosa che ti permetta di essere indipendente senza dover fare affidamento su altri, specialmente raggiunta una certa età, non è una delle cose più importanti su cui più o meno si basa l'intera vita di una persona... dimmi te allora cosa lo è?
Da come lo dici sembra che pensi che passare un'esame sia come andare a fare una passeggiata, ma credimi non è esattamente cosi, specialmente se ti ritrovo in uno stato di blocco mentale, in cui provi e provi ma riesci molto lentamente nelle cose
Riguardo ai paragoni purtroppo mi trovo costretto a vivere su questo "mondo" in cui siamo messi costantemente a confronto con tutto e tutti , altrimenti nessuno farebbe niente se non ci paragonassimo costantemente con gli altri...

[DxShine]

Anche nella mia famiglia venivo continuamente sminuita, tutto quello che dico, penso o faccio non va mai bene.. ed ora.. ho la stima di me stessa sotto i piedi. Inoltre è come se il tempo dentro di me si fosse fermato, o meglio, vivo tutto a rallentatore mentre fuori, per gli altri, il tempo scorre veloce. E così, come hai scritto anche tu, un giorno ti ritrovi con qualche vecchio amico che si sposa o che aspetta un figlio, in diecimila si sono laureati (anche il più somaro dei tuoi ex compagni..)

Sono sempre stata la brava figlia di mamma e papà, ho sempre fatto tutto ciò che volevano, a scuola andavo molto bene ma non tanto perchè mi piacesse studiare, quanto per far felici loro, ed era nella loro felicità che trovavo più fiducia in me stessa e mi sentivo più forte. ... Vivo come in una specie di limbo: mi sveglio la mattina e faccio tutto quello che faccio per inerzia.. mi sento vuota, senza più desideri, sogni, voglia di vivere.. sono diventata molto negativa e basta un niente per farmi piangere, ma soprattutto, ho paura. Paura di tutto, di affrontare la vita, di soffrire ancora, di rapportarmi con le persone, non esco quasi mai (non mi piace stare in mezzo alla gente per paura di domande scomode sulla mia situazione e non ho più scuse da inventare sull'università), ed è per colpa di questa paura (insieme al fatto che non mi sento più motivata da niente) che non riesco a fare gli esami ed andare avanti.. studio, mi preparo bene ma poi il terrore mi immobilizza e non faccio più nulla...

Anch'io vivo le stesse identiche situazioni, solo che avendo un carattere molto solido ed autoprotettivo la mia autostima non ne ha risentito affatto... però pure io vivo tutto al rallentatore, per me è come se il tempo non esistesse perché vivo perennemente nel mio mondo, l'unico posto in cui va tutto come voglio e come dovrebbe! Ho sempre vissuto tutto il resto come pura apparenza dando il contentino ai miei soprattutto, perché sono praticamente nata in un nido di cuculi che non mi ha mai accettata per come sono davvero, per cui ho dovuto agire così per avere meno problemi possibili nella vita... anch'io ho paura ma non a quel punto da bloccarmi, posso anche affrontare le cose ma è più una forma di apatia, non ho la voglia né la forza di buttarmi nel mondo perché è tutto troppo difficile per me!!! E nessuno riesce a capire questo peso di vivere, è una vita che soffro di depressione ma non gliene può fregare di meno a nessuno... ergo devo arrangiarmi ad agire, perché tanto so che potrei anche crepare domani e nessuno se ne accorgerebbe!!!

In definitiva per me gli altri non sanno far altro che causarti problemi su problemi e nient'altro, in una inutile e stupida fatica di Sisifo, come infatti la vita mi ha sempre dimostrato... ergo di conseguenza provo solo un profondo disprezzo verso loro, sebbene ciò non infici affatto tutti gli altri miei sentimenti positivi! ^^ Mai una sola volta me l'hanno resa più semplice, non sono mai stata capita davvero, ma non per questo smetto di sperarci, qualcosa di buono l'ho avuto, ma è troppo poco in confronto a tutto questo!