Arrivare oltre il limite

per chi considera il suicidio

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

Arrivare oltre il limite

Messaggioda D.D. » 03/03/2015, 1:19



Ciao a tutti.

Prima di decidere di scrivere qui, devo ammettere di essere stato molto titubante e incerto. L'incertezza della quale parlo è dovuta al fatto che credo che nessuno possa convincermi né tanto meno "aiutarmi" nei miei malesseri.
Attualmente ho trent'anni e da quando avevo quindici anni, penso che la soluzione ai miei malesseri interiori, possa solamente risolversi nell'estrema decisione di togliermi la vita.
In questo lasso di tempo, in questi quindici anni di depressione e di malessere esistenziale, ho vissuto di tutto e di più: ho vissuto come uno sbandato (ubriaco dalla mattina alla sera), ho passato periodi chiuso in camera, per mesi, allucinato dall'abuso di benzodiazepine e di tanti altri psicofarmaci; ho anche vissuto regolarmente (accettando le imposizioni della società); ho seguito le mie passioni ed i miei hobbies (che spaziano dall'informatica alla cucina, dalla psicologia alla botanica; da autodidatta mi sono sempre interessato, sia con teoria che con pratica, a tantissime cose); ho creato legami con tantissime persone a me amiche, ho espresso il mio amore per gli animali, per la musica, ho dato valore ai legami con le altre persone.
Ho vissuto totalmente, in tutto ciò che ho desiderato e in tutto ciò che mi ha trascinato.

Io ho un difetto terribile, e no: il mio difetto non è l'essere estremamente emotivo e sensibile: il mio difetto più grave è l'essere convinto del fatto che io possa risolvere i miei problemi da solo, non volendo credere nel fatto di poter essere aiutato né compreso.
Penso troppo, analizzo e spacco in due anche il capello, come si usa dire: mi consumo e mi logoro, mi tormento nei miei stessi pensieri. Io sono il mio male.

Se dico di non credere al fatto di essere aiutato, allora perché scrivo qui? Perché io mi reputo, ormai, un esempio negativo: un esempio da evitare. Come il titolo di questa mia discussione recita, io mi reputo "oltre il limite". Certo è che io mi stia sfogando ed aprendo, nell'accennare una parte di me stesso, ma non sto chiedendo nessun tipo d'aiuto né di comprensione. Non credo più in niente di positivo né di negativo.

Io sono sempre stato un anarchico assoluto: non ho frequentato gli studi scolastici perché ho voluto studiare da autodidatta, e seppur all'atto pratico io sia in grado di conoscere molte cose che per piacere personale ho voluto studiare ed approfondire, per la società nella quale viviamo, siccome non ho "attestati di carta" in mano, corrispondo a una nullità, ad un ignorante, ad una persona che non sa fare niente; non ho mai accettato il fatto che ci si deve attenere ad obblighi ed imposizioni, a schemi prestabiliti, alla routine di doversi svegliare la mattina per percorrere sempre i soliti percorsi e le solite abitudini; non ho mai dato valore al denaro; ho semmai sempre dato solo valore alle soddisfazioni emotive, all'amore ed ai sentimenti, allo stare unito alle persone, al piacere di fare le cose per il piacer di farle e mai perché "si deve farle". Io non accetto il fatto che ci si debba attenere a regole prestabilite e comunemente, passivamente accettate.

Io sono un esempio negativo perché il modo in cui ho vissuto, totalmente idealista ed anarchico, non porta da nessuna parte.
Essere idealisti senza accettare la realtà del mondo in cui viviamo - con i suoi dogmi, con le sue regole e i doveri che ne derivano - porta solamente a vivere come degli sbandati senza nessun futuro.

Io mi voglio suicidare perché in questi quindici anni di malessere non ho mai considerato il fatto che la vita nel mondo nel quale viviamo, è basata sugli schemi. Ed ormai è troppo tardi: io non mi voglio adattare. Non voglio entrare negli ingranaggi. Non voglio soddisfare le aspettative degli altri. Io, un futuro in questo mondo, non lo voglio avere. Perché sono sia troppo esigente che fuori dal concetto di "regola", in qualsiasi ambito. Ho sempre avuto una scala di valori e di priorità che totalmente esula e che si differenzia da quella che la società impone: non mi importa niente di arricchirmi materialmente, non mi importa di fare carriera, non mi importa di essere migliore degli altri.
Io, in questo mondo, non ci rappresento niente. I Gatti, che per natura sono indipendenti e anarchici, sono gli esseri viventi che amo più di tutti e che trovo a me assolutamente affini.

Sono coerente con quello che affermo, col mio non volere accettare le regole in generale, quindi non voglio permettermi di dare consigli a chi vuole porre termine alla propria vita, siccome ognuno ha il diritto di farlo, indipendentemente dalle proprie motivazioni.
Ma prima, almeno, provate a chiedere aiuto; sia che siate deboli che orgogliosi, provate a chiedere aiuto alle persone che vi stanno vicine. Provate a instradare positivamente il vostro orgoglio; pensate a quello che vi piacerebbe avere e fate tutto il possibile per ottenerlo: magari potreste arrivare a dirvi che la vita vale la pena di essere vissuta. Ascoltate gli altri; chi cerca di darvi consigli positivi lo può anche fare per il vostro bene.
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«Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale.
E ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tutt'ora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due, le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.
»

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Messaggioda ncode » 03/03/2015, 2:24



ho notato molte contraddizioni nella tua storia... non riesco proprio a motivare certe scelte, mi chiedo perché una persona capace e brillante, con tante passioni e hobby, abbia sentito la necessità di ubriacarsi da mattina a sera, chiudersi in camera come un recluso per mesi e abusare di psicofarmaci.

nella tua storia scrivi:
"ho anche vissuto regolarmente (accettando le imposizioni della società);"

per poi ribadire il concetto di non voler accettare imposizioni sociali.

Tante contraddizioni, come dicevo, ma anche tanta confusione, troppi pensieri disposti caoticamente.
Allora: le imposizioni sociali non le accetto nemmeno io. Sono io che decido cosa fare e cosa non fare, non ci penserei due volte a chiudere una storia il giorno prima del matrimonio, non mi farei condizionare dalle aspettative sociali. Quindi non vedo perchè tu debba sentirle come una corda che ti stringe intorno al collo. Pensi forse che per lavorare occorrano sempre dei titoli ? Per aprire un supermercato non occorre alcun diploma, basta aprire una srl e parti, allo stesso modo molti impieghi non richiedono particolari competenze o titoli. NON capisco proprio quali siano le imposizioni sociali di cui parli, sembrano qualcosa di terribile. I gatti sono animali che adoro, sono indipendenti, cosa sono per loro le imposizioni sociali ? Non fanno esattamente ciò che vogliono ? Se ti va di vivere tra i tuoi gatti, fallo!!! cosa te lo vieta ? ti rendono felice ? ok! Quello che voglio dire è che puoi rivoluzionare il modo di vedere il mondo e avere per una volta l'umiltà di provare a farti aiutare da uno psicologo. Accettare di buon grado questi consigli senza farli passare attraverso quel pensiero confuso e caotico che sembra averti inquinato la vita.
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Messaggioda D.D. » 03/03/2015, 2:41



Hai dato dei giudizi molto affrettati.

Ad ogni modo ribadisco il concetto che non è mia intenzione ricevere parole di conforto né tantomeno consigli.
Io ho moltissimi difetti, come accennato: uno di questi è non accettare le imposizioni sociali né il fatto che gli altri cerchino di farmi riflettere, siccome faccio tutto di testa mia: è questo il sunto del mio messaggio: poter far capire a chi vuole togliersi la vita, di non comportarsi come faccio io: di non essere cocciuti al punto di diventare il male di sé stessi e di non arrabbiarsi quando gli altri cercano di indurli alla ragione.
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Messaggioda Clavdia » 04/03/2015, 22:50



D.D. ha scritto:Io sono un esempio negativo perché il modo in cui ho vissuto, totalmente idealista ed anarchico, non porta da nessuna parte.
Essere idealisti senza accettare la realtà del mondo in cui viviamo - con i suoi dogmi, con le sue regole e i doveri che ne derivano - porta solamente a vivere come degli sbandati senza nessun futuro.


Triste, ma vero. Quoto in particolare questo.
Se qualcuno si può salvare dall'idealismo, lo faccia ORA.
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Messaggioda guerrierofloreale » 04/03/2015, 23:49



"...non ho mai accettato il fatto che ci si deve attenere ad obblighi ed imposizioni, a schemi prestabiliti, alla routine di doversi svegliare la mattina per percorrere sempre i soliti percorsi e le solite abitudini; non ho mai dato valore al denaro; ho semmai sempre dato solo valore alle soddisfazioni emotive, all'amore ed ai sentimenti, allo stare unito alle persone, al piacere di fare le cose per il piacer di farle e mai perché "si deve farle". Io non accetto il fatto che ci si debba attenere a regole prestabilite e comunemente, passivamente accettate."


Ti dispiace se ti prendo come guida spirituale D.D. :squint: ?, sembra che qualcuno abbia letto nel mio cervello, pensavo fosse impossibile trovare qualcuno la mia stessa mentalità.... il tuo scritto mi descrive ,,,con l'unica variante che oltre ad appassionarmi a molte cose mi stufo facilmente ,,,, L' entusiasmo si scontra con la pigrizia. le due cose si scontrano e si elidono. Infatti in questo periodo sto cercando di trovare un equilibrio necessario per avere qualche motivo per andare avanti in questa realtà. Il mio desiderio impellente è quello di uscire dalla massa, dalla quotidianità rispettando il meno possibile le convenzioni sociali. Vorrei vivere le situazioni da te citate piene appunto di "soddisfazioni emotive", perchè credo che l' "unica vita" degna di essere vissuta sia questa e non quella rappresentata dalla materialità.

Evviva D.D. :clapclap:
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Messaggioda DxShine » 05/03/2015, 0:26



Penso anch'io le stesse cose, solo che mi sarebbe molto più semplice vivere se solo avessi accanto qualcuno che osasse sfidare e rompere queste ormai obsolete regole di vita, perché in tal modo mi sgancerei definitivamente da chi non mi lascia invece vivere come voglio... Invece non ho nessuno, e non posso far altro che vivere come vogliono loro perché diversamente non verrò mai accettata da nessuno!... Già di mio faccio fatica a vivere, perché dovrei subire pure l'onta di trovarmi perennemente ostacolata nella vita che voglio?! -.-
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Messaggioda D.D. » 10/03/2015, 16:34



DxShine ha scritto:mi sarebbe molto più semplice vivere se solo avessi accanto qualcuno che osasse sfidare e rompere queste ormai obsolete regole di vita


Tu le sfidi e le rompi, queste regole di vita?

DxShine ha scritto:perché in tal modo mi sgancerei definitivamente da chi non mi lascia invece vivere come voglio


Per sganciarti da questo aspetto dovresti, difatti, iniziare a sfidare e a trascendere le regole delle quali parli ;-)
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Messaggioda DxShine » 11/03/2015, 6:33



D.D. ha scritto:
DxShine ha scritto:Mi sarebbe molto più semplice vivere se solo avessi accanto qualcuno che osasse sfidare e rompere queste ormai obsolete regole di vita!

Tu le sfidi e le rompi, queste regole di vita?

Purtroppo no, perché so già che troverei solo ostruzionismo per cui non vale manco la pena lottare... perché alla fine la maggioranza - che storicamente ha sempre vinto - schiaccerà sempre te che sei solo una povera stupida formichina qualunque per loro!!! Non ho voglia di passare tutta la vita a combattere e cercare di risolvere solo problemi su problemi in una inutile fatica di Sisifo! Questa non è vita, almeno non quella vera che ricordo perfettamente, a differenza di tutti quanti loro!!! :dry:
Oltretutto sono sempre stata lasciata da sola ad affrontare un mondo che non mi ha mai accettata né voluta fin dall'inizio, non esattamente così come sono! Come puoi pretendere di costruire qualcosa, se poi gli altri prima o poi cercheranno sempre di distruggere te ed il tuo mondo?! :dry:

D.D. ha scritto:
DxShine ha scritto:Perché in tal modo mi sgancerei definitivamente da chi non mi lascia invece vivere come voglio...

Per sganciarti da questo aspetto dovresti, difatti, iniziare a sfidare e a trascendere le regole delle quali parli ;-)

Lo so, ma purtroppo non è facile né semplice, caratteristiche che invece vorrei trovare nella mia vita ideale... -.-
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Messaggioda D.D. » 12/03/2015, 3:04



DxShine ha scritto:Come puoi pretendere di costruire qualcosa, se poi gli altri prima o poi cercheranno sempre di distruggere te ed il tuo mondo?


Quoto solo questa tua frase non per ignorare il resto (sul quale ci sarebbe moltissimo da dire e da sviscerare ulteriormente), ma la mia seguente affermazione, in fin dei conti, può riassumere il tutto in buona parte:

Se gli altri prima o poi cercheranno (e se ci riuscissero pure) di distruggere me e il mio mondo, per una mera questione di testardaggine - o fosse anche solo per fare dispetto a chi "distrugge" le cose altrui - per ripicca o per dimostrare il fatto che io farò sempre e solo quello che voglio, lo ricostruisco ancora, ancora e ancora! Si tratta proprio di sfidare e rompere le regole di vita, ed anzi: il concetto stesso di regola!
Se come hai precedentemente detto, tu volessi accanto a te qualcuno che faccia proprio questo, per una mera questione di affinità, dovresti farlo anche tu; io personalmente, pur quando sono particolarmente giù di morale, trovo soddisfazione nel contravvenire alle aspettative altrui ;-)
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Messaggioda DxShine » 13/03/2015, 6:10



Eh ma sai com'é, combattere contro il mondo da solo è come essere Don Chisciotte contro i mulini a vento... quando si è in 2 ad infrangere le regole e tutto, è tutto molto più semplice... Da solo riesci solo a stressarti, fino pure a rischiare di morire, come diversi casi qui lo dimostrano ampiamente... e questa non è vita, non di sicuro! Non ne vale la pena, perché storicamente la maggioranza ha sempre vinto, schiacciandoti!
Ergo è preferibile adeguarsi, ma combattere in silenzio facendo finta di far credere loro quello che vogliono, piuttosto che combattere apertamente e morire anzitempo! :dry: Sebbene sia uno stillicidio, almeno sei vivo, che è la cosa più importante di tutto! :sleep:
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