kemka ha scritto:
'' se vedi tutti come oggetti non capisco come allo stesso tempo tu sia convinta che un legame con loro possa essere sufficiente a riempire il tuo vuoto ''
E' proprio questo quello che mi fa star male. Non so cosa sono, psicopatica o semplicemente apatica? Entrambe? So solo che non riesco a provare sentimenti per le persone, ma vorrei provarli. Proprio per questo vivere in modo normale per me è noioso e deprimente, perchè la vita normale mi sembra un mondo falso e inesistente, c'è questa distanza tra me e il mondo reale, il modo in cui vivete '' voi persone normali '', quello che faccio lo faccio soltanto per riempire un vuoto... non il contrario. Non c'è nessuna scelta, non sto rinunciando a nulla... come detto prima, ho provato ad essere normale, ma mi sembrava tutto finto... ma è quello che faccio sempre, prima fingo di amare e poi pugnalo, ma non ho mai amato nessuno, nessuna persona! Ho avuto dei genitori fantastici e quando sono morti non ho versato nemmeno una lacrima, e non ho nemmeno sofferto dentro, ero indifferente a tutto, ne quando è morto mia mamma quando avevo 14 anni, ne quando è morto mio padre 2 anni fa. Al funerale mi sono anche messa a ridere perchè tutte quelle persone mi sembravano un branco di idioti a piangere per un'altra persona... ma io vorrei essere come loro, sto male perchè sono vuota, completamente vuota... sono un mostro dentro... sono letteralmente malata. Ho tutte le carte in regola per essere una psicopatica in un episodio di Criminal Minds. Probabilmente non riesco nemmeno a mettere in parole tutto, dovresti soltanto avere a che fare con me per capire cosa e come sono. Merito di vivere una vita così? Nella tristezza della solitudine e dell'incapacità di essere normale? Non riesco nemmeno a fingere... ho una passione per il dolore, ho anche tendenze omicide! Ma non mi spingo troppo lontano, non voglio marcire dietro delle sbarre... ma ho fatto scherzi terribili ad esempio, scherzi spaventosi come mettermi dietro la finestra di notte con un coltello in mano sporco di pomodoro...
Non ti definirei una psicopatica né un mostro, magari un po' troppo disillusa, quello si.
La vita "normale" ti sembra noiosa e finta perché di fatto lo è. La gente ha bisogno di attribuirgli passivamente o attivamente dei significati e degli scopi che non esistono se non nella propria testa, altrimenti non riesce a viverla serenamente. Mi spiego meglio: se continui a guardare il mondo senza filtri lo vedrai come il posto triste e freddo che è, tutto ciò che fai ti sembrerà senza scopo e tutti ti sembreranno un pugno di idioti che fanno cose senza senso e che corrono per tutta la vita inseguendo il nulla. E magari sarà anche la verità ma in certi casi la verità non è affatto sana per la tua mente. Per vivere con meno angoscia devi necessariamente ingannare un minimo te stessa, credo sia questa la capacità di cui sei sprovvista.
Di base sono tutti vuoti esattamente come te, solo che gli altri forse hanno imparato meglio a riempire questo vuoto con auto-bugie e costrutti mentali vari. E bada che non uso il termine bugie con accezione negativa. In fondo è su questo che si basano i legami sociali, si fa finta che una cosa esista fino a quando inizia a esistere davvero.
Due persone che si amano di fatto stanno mentendo a sé stesse, o meglio inizialmente devono farlo per forza. "Sei tutta la mia vita, ho occhi solo per te, il mio cuore non smetterà mai di ardere per te". E' di base una menzogna? Si, ma chi se ne frega, funziona e li rende felici, col tempo finiranno per credere davvero alla loro stessa bugia e anche chi li guarda dall'esterno finirà per crederci, a quel punto diventa verità. Lieto fine per tutti. Magari è assurdo ma è semplicemente questo e funziona davvero, te lo assicuro. Credo tu sia incapace di amare o di avere un amico perché non sai mentire come si deve a te stessa, vedi subito la realtà dei fatti per quello che è, questo blocca il processo di formazione del legame sul nascere. La gente strilla e punta il dito contro quelli come te perché di fatto con i vostri comportamenti gli ricordate come stanno davvero le cose e gli rovinate il processo di autoconvincimento.
Ovvio che la gente ti odia se fai separare una coppia di quarantenni che stanno insieme da 15 anni rendendo lampante che bastava un bel faccino e un paio di trucchetti di manipolazione per far crollare tutta sta gran storia d'amore come un castello di carte. Ma come? E il vero amore? E i sentimenti indistruttibili? Hai rovinato a quei due e a tutti quelli che li conoscevano una bella bugia, questo per loro è intollerabile e imperdonabile, per colpa tua dovranno ricominciare a mentire a sé stessi da capo.
Questo processo in molte persone si verifica in modo naturale e lo fanno senza nemmeno rendersene conto, passivamente. Per altri ci vuole più impegno, bisogna attivamente ignorare certe cose e distorcerne altre, il tutto nella propria testa, fino a quando non ci si convince stabilmente di una cosa, poi continuare finché anche gli altri, fuori dalla propria mente, ne siano convinti. Et voilà, se è vero per tutti è vero per davvero. Ti dimentichi anche che era una bugia, l'oggetto numero 332 ora ha un nome ed è tua amica, il giocattolo numero 14 ha anche lui un nome ed è il tuo fidanzato.
Chiaro che non sempre tutto ciò regge in eterno e anche la "gente normale" che tanto invidi va in depressione, resta sola, si annega di alcol, si lancia dai ponti.
Ma se ci tieni così tanto essere più simile agli altri, impara a prenderti per il c*lo da sola. Solo questo. Dici che non riesci a fingere ma il procedimento di mentire a sé stessi non è tanto diverso da quello di mentire agli altri, cosa che dovresti già saper fare stando ai tuoi racconti. Ok, forse d'altro canto per una persona abituata a mentire potrebbe essere un gran casino perché è come se avessi degli anticorpi verso le bugie, incluse quelle a te stessa. Ma si può fare lo stesso, non cercare subito di passare da Dea del male a persona pucciosa numero 129382153151, inizia a piccoli passi, tieni duro fino a superare la fase di apatia iniziale che scatta quando improvvisamente provi a far finta anche tu di essere normale.
Personalmente resto dell'idea che faresti meglio a tenerti la tua tristezza, restare sulla strada in cui ti trovi ora e piantarla di vedere la tua diversità mentale come un handicap, ma io non sono te, non ti conosco, non so quanto soffri e dunque di sicuro non sono nella posizione di valutare o giudicare. Non so nemmeno perché tutti ci tengano tanto a diventare creature mortalmente noiose, ma questo è un limite mio, me ne rendo conto.
Tra parentesi, lo scherzo del coltello al pomodoro è un classicone che non tramonta mai.